"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

venerdì 10 settembre 2010

Si combatte con i manifesti una «guerra» sulla legalità

La legalità terreno di scontro tra opposizione “extraconsiliare” e maggioranza. Anzi, tra l’ex vice sindaco di centrodestra ed ex consigliere provinciale del Pdl, Sabatino Casulli, ed il Pd, che qui esprime il sindaco, Sal - vatore Iacobellis, ed il vice sindaco, Antonio Ceruzzo.
Ha cominciato la “batta glia dei manifesti” Casulli che ne ha firmato uno, “Udite, Udite… La storia di Pinto e Tindo”, come “Un cittadino di Scanzano” in corsa, pare, per la poltrona di primo cittadino a primavera. Secondo lui, Iacobellis e Ceruzzo, Pinto e Tindo, in occasione della chiusura della rassegna “Scanzano Estate”, avrebbero effettuato «una sfilata dialettica contro la passata amministrazione rea di chi sa quali malefatte ancora oggi non documentate». Allora, ha attaccato Casulli, se vogliamo parlare di legalità facciamolo: «Chi era quell’ingegnere che accompagnato da quali amministratori acquistava i terreni agricoli di Terzo Cavone in attesa dell’edificabilità? Chi pagherà la ditta esecutrice dei lavori della chiesa di Recoleta? Sindaco, è vero che l’uso della macchina comunale è stato privato in più di una occasione? È vero che nel regolamento urbanistico era stato individuato un terreno di un consigliere comunale per area di servizio carburanti, decisione poi riti rata? Sindaco, è vero che volevi privatizzate il cimitero avendo individuato l’impresa interessata? Ed è vero che i telefonini in uso agli amministratori sono stati utilizzati anche a fini privati? Sindaco risponde al vero un tuo tentativo di un concorso forzato per occupare al Comune tuoi amici?».
Il manifesto di risposta del Pd, “Da quale pulpito…”, non si è fatto attendere. «Il veleno vomitato negli ultimi giorni da un cittadino di Scanzano non meriterebbe risposta se non si chiamasse Sabatino Casulli, ex consigliere provinciale dichiarato ineleggibile per condanna definitiva all’interdizione dai pubblici uffici». Segue la cronistoria delle vicende politiche del “cittadino” sino «all’accusa di brogli elettorali nel 2005 con successivo arresto su mandato dell’Antimafia di Potenza». Ma non è finita: «Grande sostenitore della scelta di far diventare Scanzano pattumiera nucleare ed ideatore del pro getto di raddoppio della 106 che eliminava le complanari ed il ponte all’altezza di Santa Sofia. E corresponsabile di aver creato danni ingenti alle casse del Comune con favori fiscali alla vecchia Cit Holding e con l’ope - razione Arit». Infine, l’invito a Casulli se è a conoscenza di illegalità «di rivolgersi alla magistratura (questa volta non come imputato) per dire le cose che sa».
Dalla Gazzetta FIlippo Mele.

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