"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

mercoledì 25 aprile 2012

SCANZANO JONICO – Biblioteca cercasi nel Comune più giovane del Materano. Da anni di quella esistente non c’è traccia mentre la bibliotecaria è stata addetta a nuove mansioni. Ed i circa 2000 titoli che componevano il patrimonio della struttura? Sono stati tombati, seppelliti, alla mercè, magari, di topi ed altri animali più o meno domestici. Ma come è stata possibile una cosa del genere? Come poter parlare di cultura in un paese che non si cura, come ogni privato cittadino, anche gelosamente, dei suoi testi? Tutto ha avuto inizio all’incirca 5 – 6 anni fa quando i locali dove insisteva la biblioteca, di fianco alla palestra della scuola media, sono stati interessati da lavori di ristrutturazione. Si pensava che, come normale, il patrimonio librario fosse stato inventariato, catalogato, inscatolato, e custodito come si deve, in attesa della riapertura della sede dove i libri, in genere, vivono. Invece, ne è passato di tempo senza che il luogo di lettura venisse riaperto. Anzi ci siamo resi conto che la bibliotecaria ha continuato ad espletare il suo servizio nell’ufficio protocollo del Comune mentre i locali ristrutturati sono stati adibiti a mensa scolastica. Da qui la domanda clou del caso? Ed i 2000 volumi, tra cui enciclopedie, testi scientifici, una sezione riguardante la Basilicata, un prezioso volume artistico di Tono Zancanaro, pittore molto legato a Scanzano J. e con Scanzano J. molto legata a lui tanto da avergli dedicato una piazza, che fine hanno fatto? E gli scaffali? Ed il resto dell’arredamento? Scava e indaga sino a quando abbiamo conosciuto l’atroce verità: i libri della biblioteca di Scanzano J. sono custoditi, si fa per dire, nei locali della scuola elementare di via dell’aia. Scuola, come è noto, dichiarata pericolante e murata ad ogni accesso pubblico dall’agosto del 2008. Significa che 2000 libri sono al macero. Non volevamo credere a questa offesa alla cultura sino a quando non ne abbiamo avuto conferma direttamente dall’assessore al ramo, Angelo Lunati, alla sua seconda legislatura, proprio il periodo, mese più mese meno, coincidente con la chiusura di cui trattasi. Lunati dapprima ha dichiarato che la vecchia biblioteca non era adeguata ai tempi ed aveva una penuria di testi. Già ma, nel caso, perchè non adeguarla invece che chiuderla? Poi, di fronte alle nostre insistenze nel voler sapere che fine avessero fatto i testi di cui era dotata ha confermato: “Sì è vero. Sono nella scuola elementare dichiarata percolante”.

 SCANZANO JONICO – Parola dell’assessore alla cultura Angelo Lunati: “Entro sei mesi avremo una nuova mediateca in locali del Palazzo baronale”. L’impegno è stato assunto con La Gazzetta, presente il sindaco Salvatore Iacobellis, nel corso del “dialogo” sulla scomparsa della vecchia biblioteca. “E’ intenzione dell’amministrazione – ha spiegato Lunati - riallocare la struttura culturale, dotandola anche di postazioni computerizzate, nei locali che assegneremo, con delibera, alla Scuola musicale Trabaci. Sarà il personale che gestirà la Scuola a gestire anche la mediateca comunale. In essa, ovviamente, ritornerà tutto il materiale librario e cartaceo recuperabile. Parola di assessore”. (fi. me.)
Estratto da La GazzettadelMezzogiorno - 24 Aprile 2012

lunedì 23 aprile 2012

Questione Commissariato. Primo maggio manifestazione a Scanzano

SCANZANO JONICO – Si terrà il 1 Maggio a Scanzano alle ore 19,00 la manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale e comitato “pro commissariato” per la permanenza del corpo di polizia nella cittadina jonica.
Il tutto è emerso dall’incontro  di questo pomeriggo tra amministrazione e comitato, insieme alla presenza del parroco della città don Antonio Polidori. Un manifestazione di protesta contro la decisione di trasferimento del commissariato di Polizia di Stato di Scanzano nella vicina Policoro, dove vi è già una sede di recente costruzione della PolStrada.
Intanto per martedì prossimo 24 Aprile, il sindaco Iacobellis e il suo vice, Sante Pantano, incontreranno a Scanzano il Questore di Matera, Pasquale Errico, insediatosi di recente, per fare il punto della situazione e sottolineare per l’ennesima volta le problematiche che questa decisione comporterebbe a scapito del territorio scanzanese.

Di Antonio Greco

giovedì 19 aprile 2012

Manifestazione x mantenere il Commissariato a Scanzano

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, ATTRAVERSO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
ANTONIO CERUZZO, LA CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO E IL CONSIGLIO DIRETTIVO DEL COMITATO PRO COMMISSARIATO DI SCANZANO JONICO

COMUNICANO ALLE ASSOCIAZIONI, AGLI ENTI E AGLI EGR. SIGG. IN INDIRIZZO

CHE IL GIORNO 20 APRILE ALLE ORE 18.00 presso LA SALA CONSILIARE DEL COMUNE DI SCANZANO JONICO E' CONVOCATA

UNA ASSEMBLEA GENERALE URGENTE

PER DISCUTERE DEL TRASFERIMENTO DEL COMMISSARIATO DELLA POLIZIA DI STATO DA
SCANZANO JONICO A POLICORO E PROMUOVERE UNA MOBILITAZIONE POPOLARE DI OPPOSIZIONE AL DECRETO CHE NE DETERMINEREBBE LA CHIUSURA.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI,

Il Presidente del Consiglio Comunale
CERUZZO Antonio

Il Presidente del Comitato Pro Commissariato
SURIANO Nicola

Un'aSCANZANO In piazza per il Commissariato, Iacobellis punzecchia Leone ltra occasione sprecata


 SCANZANO In piazza per il Commissariato, Iacobellis punzecchia Leone 

SCANZANO – “Pronti alla mobilitazione popolare pur di evitare il trasferimento”. Una guerra di campanile - quella ripresa nelle ultime 48 ore -  non è sebbene i lineamenti siano simili. Gli uomini della PolStato, che attualmente hanno il loro commissariato a Scanzano, fra qualche tempo si troveranno a prestare servizio a Policoro nella caserma nuova, edificio imponente e abitato (solo) dagli agenti della PolStrada. Lasceranno quindi il vecchio commissariato, che necessita di importanti opere di ammodernamento, per trasferirsi nella vicina città. Un trasloco, voluto da Roma (ma sollecitato anche dalla vicina Policoro),
che ha riempito di “orgoglio” (in riferimento al comunicato diffuso ieri in cui Rocco Leone ha evidenziato che l'iter amministrativo fu avviato dal comune di Policoro nel 2010 quand'egli era vicesindaco) il candidato sindaco Rocco Leone  (PdL) ma che ha fatto saltare dalla sedia amministratori scanzanesi e il comitato civico pro-commissariato istituito nell'autunno scorso quando la notizia del trasferimento fu riportata dai mezzi di informazione. Il portavoce del comitato civico, Nicola Suriano, il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis (Pd) e il presidente del consiglio, Antonio Ceruzzo (Pd), giovedì sera, al termine della conferenza dei capi gruppo (eccezionalmente aperta anche ai cittadini) hanno manifestato senza tentennamenti l'intenzione di opporsi (“in prima linea”) a una decisione che a questo punto ha tutta l'aria di essere irreversibile e incomprensibile.
Quanto a servizi, Scanzano è uno dei centri più dipendenti da Policoro (dove ci sono istituti scolastici statali superiori, ospedale, uffici sanitari, Gdf, Carabinieri, uffici Inps, Centro per l'impiego, Ufficio delle Entrare, Equitalia ecc..). Inoltre, “fatti “alla mano, e senza dover scavare troppo nella memoria,  è a Scanzano che si sono verificati, con maggior frequenza, episodi incendiari contro aziende ortofrutticole e altri di chiara matrice criminale (pallottole inesplose al sindaco, all'allora aspirante sindaco Raffaello Ripoli, contro attività commerciali, e l'auto bruciata al vicesindaco Sante Pantano). Ragioni che rendono ancora più impopolare  una decisione giustificata dalla necessità di ridurre le spese e dalla vicinanza geografica dei due comuni. Che tuttavia non può essere interpretata come una  licenza all'erosione legittima di servizi e sicurezza (almeno quella percepita) a discapito di una comunità in espansione. Scanzano dispone di un regolamento urbanistico, sta per essere ultimato il piano d'ambito e i lavori alla Città della Pace, dove saranno realizzati anche insediamenti turistici, procedono.
Questa sera (venerdì) ci sarà un nuovo incontro in sala giunta alle 18 per definire le modalità di azione, l'idea è di organizzare una mobilitazione popolare. Al termine della conferenza, nel corso della quale sono state numerose le telefonate verso la capitale, i commenti dei presenti non hanno lasciato dubbi.
Il sindaco, Salvatore Iacobellis, fra i primi e forse l'unico ad aver lanciato l'allarme “infiltrazioni” nel Metapontino,  ha usato sarcasmo tagliente nei confronti di Rocco Leone. “Più che una manovra elettorale (Leone è attualmente aspirante sindaco Pdl), la mossa ha l'aria di una miseria elettorale (sorride). Non è questione di orgoglio, non discuto di miserie elettorali. Ultimamente a Scanzano abbiamo percepito, grazie al lavoro messo in campo, la presenza delle Forze dell'Ordine: di questo non smetterò mai di ringraziare. A noi interessa anche la 'sicurezza percepita' , la presenza di uomini in divisa sul territorio. E' vero che Policoro non è poi così distante, ma Scanzano vive un periodo particolare. Il dato statistico del comprensorio se raffrontato ad altre realtà come la Puglia è insignificante, ma Scanzano preso da solo fa paura: incendi ai capannoni, alla Tradeco. E' impossibile non pensare che ci sia una fetta di delinquenza che sta sgomitando per affermarsi”. L'ultima stoccata, ancora diretta a Leone: “Lo scorso anno ho fatto una campagna elettorale tranquilla senza usare mezzucci, auguro la stessa cosa a Leone. Spero, con il bene che gli voglio  e ben sapendo che in amore e in guerra tutto è permesso,  che la strategia gli porti male (sorride, ndr)”.
“Uno scippo, un disinteressamento nei confronti della comunità  nonostante i problemi di ordine pubblico sollevati in diverse occasioni e che aspettano ancora risposte. Senza dimenticare che in questi mesi il comitato con l'Amministrazione avevano predisposto un piano di interventi e determinato la cifra (280mila euro) per gli interventi da realizzare sull'edificio scanzanese che ospita gli agenti”, ha dichiarato Nicola Suriano.
Il presidente del consiglio comunale di Scanzano, Antonio Ceruzzo (Pd), ha confermato la sua presenza in prima linea in caso di manifestazione. “Abbiamo  interpellato nuovamente  il sottosegretario Giampaolo D'Andrea. Il problema esiste, il decreto che dispone il trasferimento c'è. Se sarà necessario un altro passaggio in consiglio comunale (sarebbe il terzo, ndr) non ci sottrarremo. Il commissariato fu un traguardo per Scanzano negli anni 90, anni difficili. Ora cercheremo di riconquistarlo”, ha detto.

Gianluca Pizzolla

 

martedì 3 aprile 2012

L'INTERVISTA Più che bello 'intelligente'. Iacobellis: 'Sulla Città della Pace no al campanilismo'


SCANZANO - Dalla sua riconferma è trascorso quasi un anno. Sui palchi, durante l'ultima campagna elettorale della scorsa primavera, si è difeso anche dalle accuse degli 'esteti' dell'ultima ora. C'è stato chi ha messo in discussione anche il suo aspetto fisico. Ieri il sindaco di Scanzano Salvatore Iacobellis (nella foto in occasione del secondo giuramento), occhialoni neri e schiena dolorante, a margine della conferenza stampa in cui è stata trattata la vicenda Scardillo, sollecitato dalle domande ha parlato di evasione, Città della Pace e delle "mazzate" (evitate) che avrebbero potuto svuotare le casse comunali. "Sono un architetto intelligente", ha detto sorridendo. Forse per esorcizzare la richiesta milionaria avanzata dall'architetto Taddeo rispetto alla vicenda Cit. Al comune sono stati chiesti 4 milioni di euro, una somma che potrebbe mandare gambe all'aria l'ente qualora i giudici dovessero dar ragione al progettista .

Mazzate evitate: vicenda Alsia. Il comune ha vinto, è entrato qualche soldo in cassa. Ricordiamo che ad un certo punto l'Agenzia lucana sviluppo e innovazione in agricoltura chiese la restituzione dell'Ici pagata, quali gli ultimi sviluppi?

"Sono stati incassati 1,5 milioni di euro,

se non ricordo male dovrebbe arrivare una seconda tranche più o meno simile come importo. L'Alsia ci ha fatto causa, hanno ritenuto di chiedere la restituzione dell'Ici pagata fino al 1999, i giudici invece hanno deciso a nostro favore. Non solo dovrà versare anche quello che avrebbe voluto non pagare successivamente".

Mazzata evitata 2. Com'è andata a finire con il suolo del PalaSport: anche lì si rischiava di perdere?

"Nel 1988 il comune espropriò il Consorzio agrario per fare su quel suolo l'attuale PalaSport, esplose un contenzioso e il rischio di perdere era altissimo. Quando mi insediai, dal momento che nessuno provò una transazione, ho studiato le carte. Prima di subire la mazzata abbiamo pensato alla transazione, ma non avevamo i soldi per farla, quindi con la perequazione urbanistica abbiamo ceduto un suolo (la parte dove ora ci sono i parcheggi, ndr) che con il regolamento urbanistico abbiamo fatto diventare edificabile. In sostanza la transazione ha un valore di un milione di euro ma il comune non c'ha rimesso un quattrino. Sono un architetto intelligente (ride)".

Qualche mese fa ha annunciato la lotta all'evasione contributiva, come procede?

"Ora il comune incassa in house i tributi, in più ci siamo dotati di software sofisticatissimi in grado di fare vere e poprie radiografie ai contribuenti. Ci sono ancora casi di cittadini che, rispetto alla Tarsu, dichiarano di avere immobili più piccoli rispetto alle reali dimensioni. Ma stiamo lavorando anche sui grandi evasori. Non trascuriamo anche cause più piccole, a volte arriviamo fino in Cassazione sostenendo anche delle spese: lo facciamo perché siano affermati dei principi di legalità contributiva".

Città della Pace. A Sant'Arcangelo, la città che con Scanzano ospiterà l'ambizioso progetto voluto dal Nobel per la Pace, Betty Williams, ci sono stati i primi arrivi. A giugno a Scanzano arriverà il Dalai Lama, in molti si chiedono per inaugurare cosa?

"Mi dispiace di questo provincialismo o campanilismo di ritorno. Il comune di Scanzano siede nel Cda della Fondazione. In un mondo globalizzato, in cui la Basilicata è considerata piccola, ma sono considerate piccole anche l'Italia e l'Europa, non può Scanzano sentirsi l'ombelico del mondo. Il progetto Città della Pace è innovativo e rivoluzionario e ha bisogno della partecipazione di tutti. Ieri (lunedì) a Potenza il Rotary raccoglieva i fondi per la Fondazione. Quanto ai lavori, 4 milioni di euro sono stati divisi fra Scanzano e Sant'Arcangelo, rispettivamente 3 e 1. Sant'Arcangelo ha ristrutturato dieci case, a Scanzano è stato speso poco più di un milione di euro ma l'edificio ne vale tre. Il suolo che ha dato Scanzano vale 800 mila, le urbanizzazioni che faranno i privati avranno un costo di 4 mln di euro. Un progetto imponente che richiede una certa tempistica. Il Dalai Lama troverà tutto l'edificio con i tamponamenti. I lavori sono in corso".

Spento il registratore e poi riacceso. Ha voluto raccontare un episodio legato ad un confronto avuto con il suo oppositore in consiglio comunale, il pidiellino Raffaello Ripoli.

"Nel corso di un confronto radiofonico Ripoli in maniera molto gentile mi ha ha posto più o meno la stessa domada, gli ho risposto che forse io essendo nato in Svizzera ho una visione più gloabale. Lui ha replicato dicendo che se diventassi presidente della regione porterei la Città della Pace in Svizzera. Al che ho riso", ha concluso.[GianPi dal Metapontino]

Caso Scardillo. La maggioranza: 'Non distruggerà Scanzano"


SCANZANO JONICO – Un incontro con la stampa organizzato dai partiti di maggioranza, PD, PARTITO SOCIALISTA, UDC e SEL per fare il punto sul caso Scardillo. E’ avvenuto questa mattina nella sede del Partito Democratico a Scanzano Jonico. Tra i presenti il sindaco Iacobellis, il segretario cittadino del PD Scarnato, il vicesindaco Sante Pantano, l’assessore al bilancio Lunati, il segretario socialista Mario Vitale insieme alla consigliera Sel Pina Malvasi.

L’argomento dell’incontro è stato la nota vicenda “Scardillo”, la consigliera d’opposizione, rea, a detta della maggioranza, di aver richiesto dei documenti difensivi del Comune Scanzano, riguardo la questione Taddeo (leggi qui), in compagnia dell’avvocato dello stesso. “Non riteniamo giusto dover pagare 4 milioni per 6 pagine A4 – ha tuonato Iacobellis – anche perché il Comune di Scanzano non ha utilizzato progetti di Taddeo bensì ha soltanto assegnato i suoli, che non sono neanche di proprietà del comune quanto dell’Alsia. Saranno gli assegnatari dei suoli – continua Iacobellis – a scegliere i loro progettisti”. “Un invito alla stampa perché la vicenda è passata inosservata – sostiene Lunati”.

I fatti risalgono al lontano 1999 quando Taddeo era amministratore delegato della Cit Holding (la Spa che controllava i villaggi turistici a Scanzano) ora rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta della stessa azienda. “E’ una vicenda complessa – sostiene Iacobellis – perché si è inserita l’incognita del Tribunale di Ostuni che a noi sembra un tantino bizzarro, ma ci stiamo muovendo”. Sulla questione è intervenuto l’assessore al bilancio Lunati che ha utilizzato parole molto forti alla domanda cosa succederebbe se il comune perdesse la causa: “Faremo come il sindaco delle Isole Tremiti che si è venduto l’isola”. Diversa la posizione di Iacobellis: “Ci rivolgeremo alla Corte dei Conti e pagherà Altieri e la sua giunta (il sindaco all’epoca dei fatti, marito della Scardillo, ndr)”. Duro anche il Segretario Scarnato che ha sottolineato come l’opposizione sia poco costruttiva: “Questi vogliono distruggere Scanzano – ha dichiarato – non conosco la situazione del gruppo PDL quale sia, credo che prima o poi uscirà fuori”. Poi una battuta sulla scelta del titolo del Manifesto (foto) “Mission Impossibile della Scardillo” che annuncia l’incontro pubblico in programma Mercoledì 4 Aprile al Miceneo Palace Hotel. “Sarà una missione impossibile che lei si dimetta, ma sarà altrettanto impossibile che lei riesca a distruggere Scanzano – ha concluso”.

Dal Metapontino.it