"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

venerdì 7 dicembre 2012

Così le clementine di Scanzano sono vendute online Il cliente sceglie la confenzione, consegna in 24 ore

Dal produttore al consumatore, senza nessun passaggio intermedio: la ditta Stiglianisperimenta un nuovo modello
L'imprenditore Stigliani di Scanzano vende online la frutta di stagione

Dal produttore al consumatore, senza nessun passaggio intermedio. Niente di innovativo, si potrebbe pensare, se non fosse che l’acquisto avviene su Internet e che i prodotti in questione non sono quelli che abitualmente si trovano su eBay. In vetrina, infatti, non c’è niente di tecnologico, ma la frutta di stagione, che nel giro di 24 ore arriva dal Metapontino sulle tavole di mezz’Italia. A sperimentare la via dell’ecommerce è l’azienda agricola Stigliani di Scanzano Jonico, che da circa un mese ha messo in vendita sul suo sito Internet clementine e arance navel in confezioni di diverse dimensioni, oltre al tradizionale olio extravergine d’oliva. 
«Siamo ancora in una fase di start up - spiega Pasquale Stigliani, proprietario dell’azienda creata da suo nonno, Francesco Carbone, nel lontano 1953 - ma per il momento siamo abbastanza soddisfatti perché l’esperimento sta funzionando. La nostra campagna di comunicazione, tra l’altro, è appena partita. Nel giro di 3/4 mesi riusciremo a capire se l’idea è replicabile su scala territoriale. La prospettiva, a ogni modo, è molto interessante». Certo, per ora, a ordinare online arance e clementine sono stati prevalentemente parenti e amici lucani sparsi lungo lo Stivale, ma l’obiettivo è allargare il mercato nei prossimi mesi puntando su prodotti genuini a costi contenuti. 
E per essere sicuri che il prezzo sia competitivo la chiave è tenere sempre un occhio sulla Rete. «Grazie a Internet - racconta ancora Stigliani - possiamo verificare quanto costano gli agrumi nei mercati all’ingrosso, per esempio a Torino o Bologna. In questo modo, possiamo capire che prezzo fare per essere più convenienti rispetto ai fruttivendoli del posto». 
Comprare la frutta di stagione dall’azienda di Scanzano è come fare qualsiasi altro acquisto sul web. Il cliente può vedere la merce direttamente dal portale, optando per la confezione che si adatta meglio alle sue esigenze. Basta una carta di credito, bonifico bancario o acquisto tramite pay pal e il gioco è fatto. «Di solito - prosegue Pasquale - accumulo gli ordini fino al lunedì e le spedizioni partono tra martedì e mercoledì». Appena partita la merce, agli acquirenti viene recapitata una mail di avviso con gli estremi per tracciare il percorso. Il corriere garantisce la consegna nel giro 24-48 ore, nel caso di tragitti più complicati come le spedizioni nelle isole. «In ogni caso - continua Stigliani - sulle tavole arriva un prodotto freschissimo, ed è questo uno dei punti di forza su cui facciamo leva. Ovviamente, dovremo apportare dei correttivi per migliorare la funzionalità del sistema, ma ci vorrà il tempo per maturare esperienza e capire come ridurre alcuni costi, per esempio sui materiali del packaging». 
Al momento, l’azienda agricola di Scanzano commercializza online clementine e arance,  ma l’obiettivo è variare l’offerta inserendo via via frutta di stagione. Così, a fine mese, sarà tempo d aggiungere le confezioni con i limoni. A lungo termine, si pensa anche di puntare su frutta più difficile da gestire degli agrumi, come pesche o fragole, con un packaging che preveda del ghiaccio refrigerato capace di mantenere la freschezza del prodotto.
martedì 04 dicembre 2012 15:57
Dal Quotidiano di Basilicata di Antonio Liotta

sabato 1 dicembre 2012

Il nono anniversario della Rivoluzione di Scanzano: fra Città della Pace e oblio

L'anniversario della liberazione dal terrore nucleare che nel 2003 si abbatté su Scanzano Jonico, quando il piccolo centro fu individuato da quel Governo Berlusconi come ideale per ospitare una cloaca radioattiva.
Poi la reazione decisa e composta di un popolo che ha riconquistato la sua terra, la dignità proprio “come fecero i padri durante le lotte contadine”. Ieri sera nella sala consiliare c'erano alcuni dei protagonisti di quelle giornate (dal 13 al 17 Novembre), l'associazione ScanZiamo le Scorie, i rappresentanti del mondo dell'informazione che schierati in prima linea offrirono le cronache di quei giorni e i retroscena; questi ultimi annunciati, poi smentiti e poi confermati dai fatti, dalla storia.
C'era il sindaco di Scanzano, Salvatore Iacobellis,  che ha parlato della Città della Pace e delle possibilità di rescita che offrirà. Progetto sostenuto dalle maggioranze consiliari delle ultime legislature  ma che non ha messo proprio tutti d'accordo, Pasquale Stigliani, ex consigliere  comunale (nel primo governo cittadino Iacobellis)  e militante di ScanZiamo le Scorie ha rinnovato - pungolato dalle domande - le sue obiezioni in merito. Infine la delusione, espressa senza mezze parole, da Filippo Mele, cronista della Gazzetta del Mezzogiorno, che ha seguito e raccontato quei giorni, quelli precedenti al 13 Novembre, quando arrivò il contenuto in qualche modo paventato e confezionato in quella ormai famosa “Ansa” che condannò Scanzano, e quelli successivi. Quando avrebbe voluto una reazione diversa, più sentita, più fitta di iniziative e momenti di confronto. Per la serie: non si può dimenticare un po' alla volta una rivoluzione di quella portata. Alla serata hanno offerto il loro contributo artistico i musicisti della Krikka Reggae; l'incontro è stato moderato dalla giornalista Angela Mauro.
DONATO NARDIELLO (presidente di ScanZiamo le Scorie) . “Un'emozione grande, l'associazione vive per mantenere vivo il ricordo di quelle giornate e a questo compito stiamo assolvendo egregiamente. L'emergenza nucleare non è finita. L'Enea continua ad essere un sito attivo, lì ci sono ancora le barre di Elk River. Se ci sono quelle perché non portare altre barre, questo ci domandiamo”. Sul rischio trivellazioni preliminari all'estrazione di petrolio nello Jonio, Nardiello si è così espresso: “ScanZiamo le Scorie è pronta a fare le barricate. E' un progetto che viene da lontano e si è dato troppo spazio a 'quelli del petrolio', occorreva muoversi già alcuni anni fa”.
PASQUALE STIGLIANI (attivista di ScanZiamo le Scorie). DOMANDA: Si è avverte negli scanzanesi e nei lucani lo spirito rivoluzionario di quei giorni? RISPOSTA:  “A Scanzano quell'esperienza è ancora viva.  Quelle giornate hanno lasciato un segno indelebile. Io frequento le case di tanti concittadini e vedo ancora esposte le foto di quelle giornate, tanto basta indipendentemente dalla partecipazione fisica ad appuntamenti come quello di stasera. In quelle immagini domestiche, esposte come fossero un qualcosa di sacro, trasuda la bellezza di quelle giornate”. Sul rischio attuale, Stigliani ha fatto riferimento al combustibile nucleare presente in Trisaia. “Chi ha gestito quella vicenda, vista dalla parte sfavorevole per Scanzano e la Lucania, oggi continua ad essere parte attiva nelle decisioni che attengono alla materia nucleare. Dirigenti che all'epoca avevano un ruolo e attualmente ne hanno un altro, sempre di rilievo, e sempre nella stessa orbita decisionale. Hanno ancora il potere di governo rispetto al nucleare: le carte sono un po' cambiate ma la sostanza è la stessa, sono sempre loro a decidere sebbene da postazioni diverse. Questo non ci tranquillizza, perché come ho spiegato chi decide, benché con ruoli diversi, sono sempre le stesse persone”. Quanto alla Sogin, ha detto: “La Sogin fa alchimia. Dovrebbe semplicemente rispettare i tempi così come aveva già indicato nel crono - programma sei - sette anni fa, quando si facevano i primi tavoli per la trasparenza. Ad oggi i cask ( i contenitori che dovrebbero custodire il materiale nucleare in sicurezza) sono ancora in fase di ri-progettazione e non di costruzione”.
D: L'associazione aveva lanciato l'idea del centro di documentazione, ci sono novità?
R: “L'idea è ancora viva ma non ci sono fondi per realizzarla, il lavoro è fatto da volontari. Il centrodocumentazione oltre che riprendere le giornate di Scanzano, potrebbe contribuire alla contro-informazione, quella antagonista a chi difende le scelte nucleari. Spesso i tecnici della Sogin dicono ciò che a loro piace”.
D: La Città della Pace come pietra tombale a qualsiasi appetito nucleare, lei come la vede. Ha fatto il consigliere comunale, prima in maggioranza, poi opposizione nella stessa legislatura,  e ha votato contro quella decisione.
Scanzano J.co - Terco Cavone - Campo Base, 18 nevembre 2003
R: “La motivazione che ho fornito è agli atti del Consiglio comunale oltre  che sul mio blog. Ancora oggi sono convinto che quella scelta sia la più sbagliata che si potesse fare. Scanzano ha il bisogno di manifestare il senso reale di quella protesta e ciò avrebbe dovuto essere fatto attuando un recupero della ex centrale del Latte. Quell'edificio, utilizzando fondi regionali, doveva essere un centro di creatività e il comune avrebbe dovuto muoversi in quella direzione. I fondi sono stati stanziati con il progetto 'Visioni Urbani' a Marconia di Pisticci è stato rimesso a nuovo un edificio abbandonato. Stessa cosa in altri comuni lucani. Prima si andò in questo senso po i la sterzata improvvisa con la lottizzazione dell'area. Tutto ciò a Scanzano non serviva. Se avessimo fatto della ex centrale del Latte Rugiada un laboratorio di creatività  a quest'ora avremmo avuto un'attività concreta e non una struttura di cemento armato non ultimata”.
FILIPPO MELE (Giornalista Gazzetta del Mezzogiorno). D: Cosa è rimasto di quelle giornate?
R: “Non è rimasto nulla. E di questa cosa sono molto deluso. Se non fosse per le iniziative di ScanZiamo le Scorie – che anche loro pian piano si sono affievoliti, si sono ridotti di numero, di impegno perché ognuno ha il suo lavoro, le sue occupazioni – qui quest'anno, a nove anni dalla battaglia, non sarebbe successo nulla”.
D: L'obiezione che le potrebbe essere rivolta è che criticare è semplice, la sua proposta quale sarebbe per rinverdire quei ricordi, quelle emozioni?
R:“Ho proposto ogni anno con i mezzi che ho a disposizione (sono apparsi diversi articoli su La Gazzetta del Mezzogiorno) iniziative forti come  il cambio del nome del paese, da Scanzano Jonico a Scanzano della Battaglia. Istituire la via Dell'Antiscorie, oppure la via del Campo Base; chiedere agli agricoltori la possibilità di mettere a disposizione i muri delle palazzine affinché i pittori potessero dipingere ciò che gli veniva in mente di quelle giornate, un modo per ricordare attraverso l'arte. Inaugurare e riproporre ogni anno, nei 14 giorni della battagli, il Festival dell'Antiscorie a Scanzano con una iniziativa culturale di spessore ogni sera: concerti, presentazione di libri, incontri con gli autori, incontri con i giornalisti. Molte di queste proposte hanno trovato il sostegno di Pasquale Stigliani e del professor Scalia. Dare a quelle giornate l'importanza che meritano. Ho sempre detto che i nostri genitori hanno conquistato le terre che oggi abbiamo con la battaglia e noi, quelle terre, le abbiamo difese dall'aggressione delle scorie. Le giornate di Scanzano del 2003 hanno la stessa dignità delle Lotte contadine”.
Città della pace con annessa lottizzazione.
SALVATORE IACOBELLIS (sindaco di Scanzano). Dopo nove anni cosa è rimasto da quel 2003, lo spirito rivoluzionario è vivo negli scanzanesi, nei lucani? “Sicuramente c'è più consapevolezza nei propri mezzi. Non essere all'iniziativa che ricorda quei giorni non è segno di oblio di quelle giornate perché chi doveva esserci in quei giorni ha dimostrato di tenere alla causa e di fare ciò che andava fatto; poi  si è tornati agli impegni quotidiani ma sicuramente nessuno ha perso quello spirito”.
D: La città della Pace, vista la linea accolta dalla maggioranze che si sono susseguite nelle ultime legislature da lei guidate, dovrebbe essere la pietra tombale di qualsiasi  nostalgia nucleare, ci sono sviluppi rispetto al progetto?
R: “Il progetto va avanti. L'edificio, nonostante tutte le difficoltà legate alla contingenza economica, ai limiti imposti dal patto di stabilità, cresce. La conquista è aver trasformato quella zona da estrattiva a zona agricola. L' ci sarà la Città della Pace ma anche lo sviluppo turistico. Per Terzo Cavone, quella minaccia è ormai solo un ricordo”..
D: L'Associazione ScanZiamo le Scorie ha lanciato  sin dall'inizio l'idea di un Centro di Documentazione, come si concilia questa idea con il progetto complessivo Città della Pace?
R: “Lo spazio è enorme, le opportunità anche nel campo della ricerca ambientale saranno molteplici. Non si farà solo accoglienza. L'idea di ScanZiamo le scorie di intona bene con quanto previsto”.
Articolo di [GianPi] dal Metapontino.it Ultima modifica ore 10,06 - 28 Nov 2012

lunedì 26 novembre 2012

Convocato per il 28 novembre il Consiglio comunale di Scanzano


Si riunirà il prossimo 28 Novembre il Consiglio comunale di Scanzano alle 18; a darne notizia il presidente dell'organo collegiale, Antonio Ceruzzo. Cinque i punti all'ordine del giorno:
1. Lettura ed approvazione verbali seduta precedente.
2. Giornata sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Concessione cittadinanza onoraria.
3. Art. 58 Legge n. 133/2008. Variante al Piano delle alienazioni e valorizzazione del
patrimonio immobiliare comunale. Cessione suoli ATER di Matera.
4. Variazioni di assestamento generale del Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2012, ai sensi dell’art. 175 - comma 8° del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000.
5. Estinzione anticipata Mutui Cassa Depositi e Prestiti.

Qualora si rendesse necessario, la seconda convocazione si terrà il 30 Novembre, ore 18,00.

Dal Metapontino.it

venerdì 23 novembre 2012

Squalo Beach, ultimati i lavori di bonifica: il Lido dal prossimo anno sarà 'Onda Libera'

Hanno eseguito ieri le ultime operazioni di bonifica dell'area in cui c'era il Lido Squalo Beach, a Scanzano, lo stesso che fu sequestrato nel Settembre 2011 dopo l'operazione Octopus perché ritenuto dall'Antimafia di Lecce base operativa del Clan Scarci. A lavoro c'erano i Vigili Urbani di Scanzano, gli uomini e le donne della Protezione Civile cittadina, operai comunali e per l'Amministrazione comunale il vicesindaco Sante Pantano.
Le operazioni si smantellamento del Lido, che dalla prossima estate sarà gestito dall'associazione antimafia Libera, hanno avuto inizio la settimana scorsa quando furono gli uomini del Corpo Forestale dello Stato – visto che nessuna impresa privata ha voluto farsi carico dell'incombenza - insieme con volontari dell'associazione e comuni cittadini a togliere i bungalow in legno e le pedane , tutto materiale attualmente custodito in appositi spazi ritagliati nell'ambito dello stadio comunale. Don Mark Stanuslaus, parroco di Terzo Cavone (frazione di Scanzano) era presente giovedì, egli ha così commentato: “Ci mettiamo la faccia e le braccia per questa giusta causa, non abbiamo paura. Dobbiamo avere il coraggio, combattere l'omertà che è un male. L'associazione Libera è venuta qui a scuotere le coscienze e dobbiamo collaborare, con tutta la volontà”.
Il Lido dal prossimo anno si chiamerà “Onda Libera”, sarà un presidio di legalità e promuoverà azioni di sensibilizzazione alla legalità e iniziative culturali. [GianPi]

sabato 17 novembre 2012

Rifiuti a Scanzano: Il consiglio comunale prova a revocare la delibera sulla realizzazione dell'Ecocentro a Terzo Cavone

E' stato convocato il 20 novembre alle 18,00 il Consiglio comunale di Scanzano "su richiesta delle minoranze".
I punti all'ordine del giorno riguardano due delibere di Consiglio suscettibili di revoca (permuta immobiliare, Tradeco e Ecocentro), entrambe in materia i rifiuti:
- Delibera di C.C. n. 30 del 15.11.2011 ad oggetto: “Art. 58 della Legge n. 133/2008 – Variante al Piano delle Alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Permuta immobiliare suolo in zona PIP”;
Delibera di C.C. n. 9 del 10.05.2012 ad oggetto: “P.O. 2007-2013 Fondo FERS Linea Intervento VII.3.1.A. – Raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani in due sub-ambiti della Fascia Jonica Lucana – Sub-Ambito 2. D.Lgs. n. 302/2002 art. 5 – comma 5. Autorizzazione alla realizzazione di un impianto di raccolta temporanea di rifiuti in forma differenziata (Ecocentro)”.

Scanzano ha bisogno di un Ecocentro per la raccolta dei rifiuti, tra l'altro già finanziato con contributi comunitari. Per tali motivi, personalmente mi auguro che questa convocazione, cosi come già indicato dagli amministratori del Comune di Scanzano nell'incontro pubblico, sia l'occasione buona per revocare o modificare la Delibera n.9/12 indicando la nuova ubicazione dell'Ecocentro, alternativa a quella del centro abitato di Terzo Cavone.

Pasquale Stigliani

 

martedì 13 novembre 2012

TIENILAMMENT. IX anniversario protesta di Scanzano




 COMUNICATO STAMPA 

Anche quest’anno, in occasione dell’IX anniversario della protesta contro l’ipotesi di realizzare nel Novembre 2003 a Terzo Cavone in Scanzano J.co, un deposito di scorie nucleari, l’Ass. ScanZiamo le Scorie vuole ricordare la civile e ferma lotta dei lucani che provocò il ritiro del famigerato D.L. n. 314/03.
Attualmente, il problema delle scorie e dei lasciti del nucleari rimane nel mondo un problema irrisolto, pertanto è necessario da parte nostra continuare a vigilare e contro-informare affinché ogni ipotesi di sviluppo distorto ci venga riproposto.
In merito all’individuazione del deposito nazionale “a titolo provvisorio di lunga durata” si stanno attendendo i criteri per l’individuazione delle aree, che dovrebbero essere definiti dall’Ispra entro la fine dell’anno. In ambito europeo, con la direttiva sulla gestione delle scorie del 2011, gli Stati membri dovranno consegnare entro il 2015 dei piani specifici che dicano quando e come realizzeranno i depositi, come gestiranno le scorie e una serie di altre informazioni, compresa quella non banale di quanto costerà lo smaltimento e come lo finanzieranno. In seguito la Commissione esaminerà i piani e potrà imporre cambiamenti. La Direttiva europea individua anche esplicitamente nello stoccaggio geologico profondo il metodo preferibile per smaltire le scorie. Un tipo di sistema per nulla privo di controindicazioni alla salute dei cittadini e difficile da controllare che ormai  popolo Lucano conosce molto bene.
In merito all’impianto ITREK nel centro della Trisaia di Rotondella riscontriamo ancora una volta rallentamenti dei cronoprogrammi di messa in sicurezza, e ritardi sulla costruzione dei Cask che dovrebbero trasportare verso il mittente il vecchio combustibile uranio-torio esaurito  presente. Tali problematiche devono essere affrontate con “chiarezza , trasparenza e partecipazione”. Sicuramente un maggior impegno della Regione Basilicata, dei parlamentari Lucani e di tutte le Istituzioni, come dimostrato in precedenza, potrebbe contribuire a tranquillizzare il nostro territorio circa il buon andamento dei lavori di messa in sicurezza delle scorie nucleari presenti nel centro.
Quindi un’esperienza che vive ancora e che non può essere dimenticata, per il rispetto di chi in quelle giornate si è reso protagonista per aver partecipato e difeso la bellezza della propria terra e in particolare per le future generazioni che hanno il diritto di conoscere ciò che di buono la loro storia può felicemente raccontare, per meglio comprenderla e farla crescere attraverso lo sviluppo sostenibile.
Per tale motivo, nel giorno in cui 9 anni fà dopo 15 giorni di civile protesta venne cancellato il nome di Scanzano J.co dal D.L.,  l’Ass. Antinucleare, ha organizzato per il 27 novembre 2012 – ore 21:00, presso la sala consiliare del Comune di Scanzano J.co, “TIENILAMMENTE. La terra è tua. Amala e difendila” parlandone con il gruppo Krikka Reggae intervistati da Angela Mauro giornalista Huffington Post Italy.   
  

Il Presidente
Nardiello Donato

Scanzano J.co, Terzo Cavone, Campo Base,  12 novembre 2012.

martedì 6 novembre 2012

SETTIMA CONVENTION NAZIONALE AREA RIDEF


Il futuro di rinnovabili ed efficienza energetica alla luce dei nuovi decreti legislativi



10 Novembre 2012 - h 10.30 – 16.30
Sala Mimosa 1 – Padiglione B6 – Ecomondo Rimini

Interventi
Ore 10.30
Introduzione e Benvenuto di Giuseppe Medeghini – Presidente Area Ridef

Ore 11.00
Loris Morsucci – Moroni & Partners
“Bancabilità e verifica degli impianti alimentati a biogas e biomasse”
Il rapporto degli istituti finanziatori con la nuova normativa e i nuovi sistemi di incentivazione.

Ore 11.30
Alessio Pinzone - Enerray S.p.A.
“Fotovoltaico: investimenti all'estero"
I grandi investimenti nel mondo fotovoltaico sono ormai sarà sempre più rivolti verso Paesi esteri. Tuttavia ogni Paese possiede una regolamentazione diversa e non è possibile riproporre il modello di business già sviluppato in Italia. Breve panoramica su normative in diversi Paesi e proposta di approccio per l'inserimento in un nuovo mercato.

Ore 12.00
Pasquale Stigliani - GEA Legal Consulting
“Le applicazioni del fotovoltaico in agricoltura verso la grid parity”
Lo stato del fotovoltaico nell'agricoltura italiana e le diverse tipologie di applicazione nel settore. Analisi degli aspetti costruttivi, d'incentivazione e fiscali delle serre per la coltivazione di prodotti agricoli. Breve analisi del futuro del fotovoltaico in agricoltura verso la grid parity.

Ore 12.30
Domande ed approfondimenti
Ore 12.45
Pausa pranzo

Ore 14.00
Marina Sotgiu e Maddalena Rungi – Ridef 9
“I meccanismi per l'efficienza energetica: passato e futuro”
La riduzione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica, nuove possibilità di investimento.
Ore 14.30

Simone Fedeli - Ve.S.T.A. S.r.l.
“Approcci innovativi al mercato dell'efficienza energetica nelle PMI: l'esperienza di Ve.S.T.A.”
Ore 15.00

Daniele Colombelli - Ve.S.T.A. S.r.l.
“Tremonti ambientale nel settore fotovoltaico: come ottenere il risparmio d'imposta per il 20% del valore dell'impianto”

Ore 15.30
Giuseppe Medeghini – Libero professionista
“Obblighi legislativi ed incentivi per le rinnovabili termiche”
Illustrazione dei nuovi incentivi ed obblighi dettati dal D.lgs. 28/2011 e successivi decreti attuativi.
Ore 16.00
Conclusione e saluti

martedì 9 ottobre 2012

GLI STRUMENTI DI SVILUPPO ECOSOSTENIBILI

Società Energetica Lucana
Comune di Policoro
Con il Patrocinio di


L'Associazione "Oltre"




ORGANIZZA INCONTRO PER PARLARE DI

5° Conto Energia, Patto dei sindaci e Società Energetica Lucana. Strumenti di sviluppo ecosostenibile.”

Giovedì 18 ottobre ore 18,00 - Biblioteca Comunale POLICORO

Introduce: Avv. Giuseppe ARCURI,
Associazione Culturale “Oltre”.

Saluti:
Dott. Rocco LEONE,
Sindaco di Policoro.

Moderatore: Geom. Francesco LABRIOLA,
Consigliere comunale e Consigliere di amministrazione Società Energetica Lucana.

Interventi:

- Ing. Antonello DE SANTIS, Amministratore Società Energia Ambiente.
Efficienza energetica delle strutture turistiche”.

Dott. Pasquale STIGLIANI, Associazione SCANZIAMO LE SCORIE
Esempi di produzione energetica fotovoltaica connessa all’agricoltura”.

Ing. Massimo SCUDERI, Direttore tecnico Società Energetica Lucana.
5° Conto energia e futuro delle rinnovabili”.

Dott. Giandomenico MARCHESE, Direttore Generale Società Energetica Lucana.
Patto dei sindaci. Ruolo della Società Energetica Lucana”.

Conclude:
Dott. Ignazio PETRONE,
Presidente della Società Energetica  Lucana.

La cittadinanza è invitata a partecipare

giovedì 27 settembre 2012

Presunti brogli elettorali Scanzano, l'udienza slitta a novembre

Presunti brogli elettorali a Scanzano, l'udienza in programma ieri (mercoledì) davanti al Tribunale collegiale di Matera presieduto dal dottor Lanfranco Vetrone slitta al prossimo 28 novembre a causa di un vizio nella notifica non arrivata nei termini prescritti dalla legge.

Sul punto, raggiunto telefonicamente l'avvocato Filippo Vinci (nella foto) ha preferito non rilasciare dichiarazioni (il penalista difende l'imputato al quale è stato notificato l'atto "viziato", ndr).
L'inchiesta esplose nel 2005 in occasione delle consultazioni elettorali per il rinnovo del consiglio regionale di Basilicata, fra gli indagati ( oggi a processo) l'allora sindaco in carica Mario Altieri (An), presidenti e membri dei seggi elettorali. In totale sono 10 le persone rinviate a giudizio. Assolto in istruttoria il vicesindaco dell'epoca, Sabatino Casulli. [GianPi dal Metapontino]

lunedì 17 settembre 2012

Nicoletti (Flc Cgil) su tempo pieno scuola Scanzano Jonico e la risposta dell'Amministrazione

"Negli ultimi anni, con l’alternarsi dei Dirigenti, titolari e reggenti, si sono innescati incomprensibili meccanismi che di fatto hanno portato ad un ridimensionamento del tempo scuola snaturando la tradizione scolastica di Scanzano Jonico che storicamente ha risposto ad una organizzazione socio – economica che pur essendo cambiata rispetto a venti anni fa, presenta alcune specificità territoriali di disgregazione che sono rimaste immutate". E' quanto dichiara Eustachio Nicoletti, segretario generale Flc Cgil Matera, in una nota nella prima parte della quale viene richiamato il percorso di istituzione, ruolo e rapporto con il territorio della scuola pubblica di Scanzano Jonico.

"Come Flc Cgil della Provincia di Matera, - prosegue -  non ci appassioniamo al fatto che il Sindaco del Comune di Scanzano Jonico abbia telefonato o meno alla Direzione Scolastica Regionale per avvallare la richiesta dei genitori che non volevano il tempo pieno.
Per quanto riguarda questa Organizzazione Sindacale, il problema principale rimane il perché il Sindaco di Scanzano Jonico non sia intervenuto sulla Direzione Scolastica Regionale quando ad anno scolastico iniziato (2011/2012) ha accorpato due classi di scuola primaria che erano state autorizzate in organico di diritto ?
Perché il primo cittadino non è intervenuto quest’anno(2012/2013) per non smantellare ulteriormente il tempo pieno nella scuola primaria di Scanzano Jonico, mentre in un paese vicino gli Enti Locali supportavano la scuola pubblica e statale per renderla più accogliente sdoppiando classi nella fase di adeguamento dell’organico di diritto alla situazione di fatto ?
Eppure il Sindaco di Scanzano Jonico dovrebbe essere consapevole che le famiglie che scelgono il tempo pieno meritano una maggiore attenzione perché nella maggiore parte dei casi sono quelle che hanno delle particolari esigenze di lavoro e di organizzazione familiare.
Come Flc Cgil di Matera - sottolinea Nicoletti -  abbiamo anche biasimato l’atteggiamento assunto dalla Direzione Scolastica Regionale che, a nostro parere, ha disatteso il Decreto interministeriale sugli organici che prevede che l’assegnazione delle classi e dei posti debba avvenire sulla scorta della richiesta presentata dalla scuola e non per effetto di una lettera di un gruppo di genitori e di un ipotetico intervento del primo cittadino.
Inoltre, la Direzione Scolastica Regionale non ha ritenuto di dover assumere alcuna posizione formale sulla richiesta della Direzione scolastica dell’ Istituto Comprensivo di Scanzano Jonico, con la quale è stata sollecitata la conferma dell’organico di diritto e quindi della classe a tempo pieno e tanto nonostante la richiesta della Flc Cgil in tal senso.
Un complesso di stranezze che certamente determina delle ripercussioni sull’organizzazione della scuola pubblica e statale mentre nel territorio di Scanzano Jonico, nel silenzio assordante, imperversa la scuola privata e non decolla l’istituzione di una sezione staccata del Liceo Scientifico”E. Fermi” di Policoro nonostante la predisposizioni istituzionale in merito".


Il sindaco di Scanzano su riapertura scuole

17/09/2012 16:00
BASIn una lettera inviata al segretario regionale della Cgil scuola Eustachio Nicoletti, il sindaco di Scanzano Salvatore Iacobellis sottolinea che la ex dirigente scolastica ha incontrato parte della giunta per tre volte per discutere dei problemi relativi alle scuole.
“Negli ultimi anni – si legge nella nota di Iacobellis - - la scuola di Scanzano si ritrova un debito di circa 30.000 euro nei confronti dell’amministrazione; sarebbe il caso che un sindacato come il suo prendesse posizione sul perché i progetti fatti dalla scuola, approvati in giunta e istruiti dalla dirigenza del comune nonché finanziati dalla Regione Basilicata, non si realizzano con conseguente perdita di risorse e di progetti rivolti agli alunni.
A Scanzano – continua Iacobellis - l’amministrazione sostiene una scuola musicale che vede coinvolti i comuni della fascia Jonica, la scuola musicale Trabaci, la Regione Basilicata, il Conservatorio di Matera e ovviamente il comune di Scanzano come capofila; non so se tra coloro che vi insegnano ci sono suoi iscritti, ma la invito comunque a visitarla.
I lavori di ristrutturazione interna della scuola media sono terminati e gli alunni potranno andare in una scuola sicura e accogliente. Un particolare ringraziamento va all’ufficio tecnico, all’impresa esecutrice dei lavori, agli operai del comune di Scanzano, al personale non docente della scuola, ai docenti e alla nuova dirigente che in questi giorni si sono prodigati in modo straordinario per essere pronti il 17 settembre ad accogliere gli alunni: la loro formazione in un mondo così competitivo dovrebbe essere l’obbiettivo di tutti.”

DA BASILICATANET

Bilancio energetico e paesaggio

 
Bilancio energetico e paesaggio - Workshop di progettazione. Milano, 19-23 settembre 2012
Da sempre la produzione di energia ha conformato interi paesaggi: basti pensare ai mulini a vento lungo i crinali dei colli, ai manufatti lungo le valli dei fiumi, all’impianto e alla manutenzione dei boschi per la produzione di legna da ardere. Se l’auspicato ritorno alle “rinnovabili” risulta centrale per le nuove politiche energetiche, lo sfruttamento indifferenziato dei territori a fini della libera produzione ha dato luogo ad innumerevoli incongruenze con le economie locali e, spesso, ad evidenti conflitti ambientali. Impiegare le più avanzate tecnologie in funzione di ciò che i territori possono realisticamente offrire (geotermico, biomasse, mini idrico, eolico, ecc.) risulta oggi l’obiettivo per l’applicazione dei principi della sostenibilità ambientale anche attraverso gli studi sperimentali sul bilancio energetico volti a individuare fattori e variabili della produzione che possono incidere sulla trasformazione strutturale dei paesaggi.

Oggetto interessante del workshop sarà l'analisi energetica di un'azienda agricola e delle applicazione di fonti rinnovabili per raggiungere l'autosufficienza energetica in stretta considerazione del contesto paesaggistico. 



Per  informazioni vai al sito web....

Di seguito il programma.
N.B. . Le attività del programma culturale segnalate con la sottolineatura sono aperte al pubblico.

19 - 23 settembre 2012/ Milano, Fondazione Falciola - via Caduti di Marcinelle 2, Milano
 
Mercoledì 19 settembre 2012 
- 10.00 – 11.00 -Registrazioni e distribuzione della documentazione
- 11.00 – 13.00 - Inaugurazione del workshop a cura del Direttore Antonio Angelillo
“Le fonti energetiche rinnovabili: tecnologie ed applicazioni nel bilancio energetico di una azienda agricola”, a cura di Pasquale Stigliani
14.30 – 20.00 -Visita guidata in pullman all’area di progetto.

Giovedì 20 settembre 2012 
- 9.00 – 11.00 Dibattito sull’impostazione del progetto. Formazione dei gruppi di lavoro
“Il bilancio energetico di una azienda agricola e le applicazioni FER per raggiungere l’autosufficienza energetica”, a cura di Pasquale Stigliani

11.00 – 13.00 - Attività di laboratorio
14.00 – 18.00 - Attività di laboratorio
18.00 – 21.00 - Conferenza “Global arquitectura paisagista: progetti recenti” Joao Gomes Da Silva
 
Venerdì 21 settembre 2012 
9.00 – 13.00 - Attività di laboratorio
14.00 – 18.00 - Attività di laboratorio
18.00 - 21.00 -  Lezione docente
 
Sabato 22 settembre 2012
9.00 – 13.00 - Attività di laboratorio
14.00 – 21.00 - Attività di laboratorio
 
Domenica 23 settembre 2012
9.00 – 13.00 - Attività di laboratorio
14.30 –18.00 - Esposizione dei progetti, dibattito conclusivo e consegna materiali

N.B. . Le attività del programma culturale segnalate con la sottolineatura sono aperte al pubblico.
Il programma può subire lievi modifiche.
Segreteria Organizzativa: 333 7567795 Direzione: 338 7945752
(attivi esclusivamente durante il workshop)

domenica 9 settembre 2012

Approvata la proposta di revisione del Piano dei lidi a Scanzano

Con la delibera n. 72 del 06.09.2012, pubblicata il 07-09-2012, la Giunta del Comune di Scanzano J.co ha adottato la revisione del piano dei lidi.  

Attualmente il Piano dei lidi regionale è in fase di revisione da parte della Regione Basilicata.

In questa fase, in Comune ha inviato le sue proposte recependo quanto chiesto dall'ufficio tecnico.

La proposta comprende la localizzazione di altri 2 nuovi stabilimenti balneari in luogo dei 3 previsti dalla variante della Regione, l'individuazione di altri 4 POS (postazioni solo ombrelloni) a servizio degli altrettanti villaggi turistici previsti nel PIP turitico.

La delibera puà essere consultata fino al 22-09-2012 cliccando qui.

L'allegato può essere consultato presso l'ufficio tecnico.

Mi auguro che la richiesta venga recepita dalla Regione, con la speranza che a gestire i futuri stabilimenti non siano i proprietari dei villaggi o le loro controllate ma i cittadini di SCANZANO J.co.

venerdì 31 agosto 2012

I libri sull'ambiente a ZeroEmissionRome 2012


NELL'AMBITO DELLA APPUNTAMENTO ANNUALE DELLA FIERA ZEROEMISSION 2012 VI INVITO A PARTECIPARE AGLI INCONTRI CON GLI AUTORI, 
PAD. 6 - MEET THE AUTHORS, HALL 6

7 SETTEMBRE ORE 14.30 - Il futuro del pianeta
Moderatore: Pasquale Stigliani (Scanziamo le scorie)

Saranno presentati:

“Energia eolica” di Francesca Sartogo, Vincenzo Ferrara, Ennio De Lorenzo (Dario Flaccovio)


“La fisica della sobrietà” di Giovanni Vittorio Pallottino (Dedalo Editore)

“Pensare come le montagne” di Paolo Ermani (Terra Nuova)

“Green Italy” di Ermete Realacci (Chiarelettere)



Coordinatore editoriale / Editorial coordinator  - Roberto Rizzo, FV FOTOVOLTAICI

ZeroEmission Rome 2012 propone una rassegna di una ventina di libri pubblicati quest'anno e focalizzati su sviluppo sostenibile, fonti energetiche rinnovabili ed efficienza energetica. Consulta il programma.

sabato 4 agosto 2012

ReinVento, II raduno di aquiloni di Scanzano Jonico



Si svolgerà domenica 5 agosto dalle ore 10:00, presso la spiaggia Bufaloria di Scanzano, il II raduno di aquilonisti esperti e non, dedicato alla riscoperta dei giochi all’aria aperta. L’iniziativa, che si terrà sulle spiagge del mar Ionio, non molto lontano da Taranto e da ciò che oggi rappresenta con la grave situazione dell’ILVA, nasce per promuovere la conoscenza del gioco pulito e sostenibile, rivolto a sensibilizzare bambini e adulti alla comprensione e alla protezione delle bellezze della natura e della salute. L’aquilone, diventa quindi il simbolo della forza e della bellezza del vento, componente della natura che nella sua forma più mite rappresenta un alleato per la vita di ognuno di noi. 



In una delle splendide spiagge del territorio di Scanzano J.co, durante la giornata ci saranno tanti colori in cielo e un laboratorio per la costruzione di aquiloni per bambini e reinVentare il divertimento, primo passo del nostro percorso verso la valorizzazione e la tutela dell’ambiente.

Per informazioni:
-         lidoilmelograno2010@libero.it;
-         Tel 338/7803180;
-         http://www.tarantokite.it/

martedì 3 luglio 2012

PUGLIA RINNOVABILE E SOSTENIBILE UN CONVEGNO A BARI E UN PREMIO AI “COMUNI RAGGIANTI”

Pubblica amministrazione,  mondo della ricerca e imprese della Green economy s’incontrano a Bari, venerdì 6 luglio, in occasione del convegno “Puglia rinnovabile e sostenibile”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia e del Comune di Bari. Lo spiega chiaramente il sottotitolo dell’appuntamento, annunciando che si parlerà del “Ruolo di Comuni, imprese, ricerca e società civile a favore della concreta conversione energetica”.
Organizzato da EnergoClub Onlus il convegno si svolgerà a partire dalle ore 9 all’Hotel Parco dei Principi (Prolungamento Viale Europa, 6) per evidenziare come l’ambiente rappresenti un’ opportunità di crescita, stabilità e prosperità duratura, così come testimonia anche il Premio Comuni Raggianti che sarà presentato e conferito in tale occasione.
Sarà il noto divulgatore scientifico e conduttore televisivo Mario Tozzi a coordinare gli interventi di autorità politiche ed esperti del settore, che approfondiranno svilupperanno i temi cruciali per un’evoluzione sostenibile del territorio: dai costi delle fonti fossili alle prospettive di sviluppo delle rinnovabili in Puglia, dall’adesione al Patto dei Sindaci alla valorizzazione delle risorse territoriali, alla diffusione di opportunità per l’economia locale…
I lavori saranno aperti dai saluti di Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia. Seguiranno gli interventi di Gianfranco Padovan, presidente EnergoClub Onlus (“ Il Manifesto per l’Energia Sostenibile di EnergoClub: premesse, valori e azioni concrete); Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo Greenpeace Italia (“ I costi delle energie fossili e le opportunità della rivoluzione energetica”); Pasquale Stigliani, curatore rapporto sviluppo delle FER nelle Regioni del Mezzogiorno (“Lo sviluppo delle rinnovabili in Puglia tra aspettative, criticità e risultati concreti”); Paola Di Donato dell’Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR (“Strategie di valorizzazione degli scarti agro-industriali: recupero di biomolecole e produzione di biocarburanti”); Giancarlo Mimiola, deputy administator dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (“Nuove opportunità per le imprese agricole: energia e biochar da pirolisi di scarti vegetali”); Antonello Antonicelli, direttore area politiche per la riqualificazione, la tutela e la sicurezza ambientale della  Regione Puglia; Francesco Marconi, assessore Ambiente e Risorse energetiche della Provincia di Teramo, referente Coordinamento Agende 21 Locali Italiane (“Il Patto dei Sindaci: una sfida da vincere”) e Michele Emiliano, sindaco del Comune di Bari (“Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile del Comune di Bari”).

Al termine del convegno Mario Tozzi, assieme alle autorità competenti, consegnerà il  Premio Comuni Raggianti ai rappresentanti delle Amministrazioni Pubbliche pugliesi (una Provincia e 23 Comuni) che maggiormente si sono distinti nella promozione di impianti fotovoltaici di piccola taglia (potenza inferiore ai 20 kWp): impianti particolarmente virtuosi che non alterano la naturale vocazione dei territorio e creano, nel contempo, imprenditoria diffusa e nuovi posti di lavoro.



Contatti
Per informazioni e adesioni:
Sara Capuzzo, Resp. Comunicazione Energoclub
comunicazioni@energoclub.org - cell. 328 9577599
 
Info per la stampa:Marina Grasso 
marina.grasso@energoclub.org - cell. 335.8223010 

martedì 12 giugno 2012

Fv su serre agricole, una disposizione penalizzante nel parere delle Regioni

Dopo il parere delle Regioni, il decreto sul quinto Conto energia è in fase di ultimazione al ministero dello Sviluppo economico. Pasquale Stigliani, di Scanzano Energia Ambiente, sottolinea i rischi di una delle proposte di modifica uscite dalla Conferenza Unificata di mercoledì.

 

 









Anche se complessivamente possiamo giudicare positivo il parere delle Regioni, elaborato in esito alla Commissione Politica congiunta energia-ambiente-agricoltura, sullo schema di Decreto recante “Nuova disciplina delle modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica da applicarsi successivamente al raggiungimento dei costi annui degli incentivi indicati dall'articolo 1, comma 2 del D.M. 5 maggio 2011", da una rilettura abbiamo riscontrato che alcune proposte di modifica dello schema, seppur non definite imprescindibili nel parere delle Regioni, quindi non considerate tra le condizioni necessarie per esprimere parere favorevole, segnalano al legislatore la volontà di limitare fortemente lo sviluppo del fotovoltaico in agricoltura, rendendo difficoltoso l'accesso al beneficio del conto energia.
Infatti tra le tante giuste proposte, all'articolo 5 comma 2 il parere delle Regioni chiede che “Per l'accesso al beneficio di cui al presente comma, le serre a seguito dell'intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 30%; negli altri casi le serre non accedono alla tariffa.” Questa formulazione, oltre a non considerare l'esistenza di impianti già autorizzati che si troverebbero costretti a perdere il lavoro impiegato, è in contrasto con la proposta avanzata dallo stesso Governo in cui si considerano le serre fotovoltaiche che non presentano il rapporto indicato come altri casi che accedono ugualmente alle tariffe individuata nella tipologia di “altri impianti”.
Se fosse accolta la proposta delle Regioni si penalizzerebbero in particolare le imprese del settore agricolo, che potrebbero utilizzare tra i fattori produttivi della loro azienda la struttura della serra fotovoltaica per valorizzare la capacità produttiva, ma non solo.
Si rischia di generare per l'ennesima volta un nuovo caos del settore costringendo gli operatori a ricorrere con azioni legali e ad aprire numerosi contenziosi.
Infatti è il caso di ricordare che già con il precedente IV conto energia il legislatore con l'articolo 14 comma 2 aveva introdotto novità nella realizzazione dato che “le serre a seguito dell'intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 50%”, provocando conseguentemente numerosi ricorsi su questo argomento specifico. Precisamente, al momento, il contenzioso è ancora aperto, il T.A.R. del Lazio ha sospeso con l'ordinanza n. 2890/11 proprio la parte del IV conto energia sul fotovoltaico che riguarda i requisiti di idoneità degli impianti su serre. Secondo il Tribunale l'applicazione di questo criterio a impianti per i quali sia già stata rilasciata l'autorizzazione sulla base della precedente normativa “appare irragionevole e lesiva degli interessi per gli aspetti connessi al finanziamento dell'opera”. Seppur in attesa dell'udienza fissata l'11 luglio 2012 per l'emanazione di un primo giudizio definitivo, l'ordinanza scardina un tassello del decreto ministeriale verso il riconoscimento della tutela dei diritti acquisiti. Un riconoscimento che verrebbe nuovamente minato nel caso di un accoglimento da parte del Governo della proposta delle Regioni, costringendo nuovamente gli operatori agricoli a difendersi con azioni legali per evitare di essere privati di un'opportunità.
Una danza nel segno nell'incertezza che, come per il caso delle connessioni alla rete elettriche disciplinate dal TICA, non aiuta lo sviluppo del settore delle fonti energetiche rinnovabili. In una nazione nella quale la crescita economica e sociale è già fortemente in pericolo, al fine di evitare altri danni sarebbe necessario dare certezze.
Infine, ritengo utile segnalare che per rendere più funzionale la coltivazione di una serra fotovoltaica l'approccio del rapporto superficie di copertura con quella dei moduli è un metodo sbagliato dal punto di vista progettuale della struttura che non garantisce gli aspetti di coltivabilità. Sarebbe più razionale individuare un rapporto che tenga conto anche della trasparenza dei moduli che permetterebbe non solo la sostituzione di materiali plastici o del vetro ma in particolare di garantire una maggiore quantità di luce all'interno della serra fotovoltaica, fondamentale per ampliare la capacità di coltivazione e l'utilizzo agricolo del terreno.

Pubblicato su Staffetta Quotidiana  dell'11 giungo 2012

domenica 27 maggio 2012

La transizione energetica è già in atto







Imprenditrice agricola che raccoglie le malanzane prodotte
 sotto una serra fotovoltaica


 


In una intervista del 2008 riportata su rinnovabili.it, un noto economista sosteneva che per il raggiungimento degli obbiettivi di Kyoto sarebbe arrivato prima il nucleare di IV generazione delle rinnovabili; e alla domanda "Chi frena di più le fonti rinnovabili: la politica, la lobby del petrolio o quella del gas?" rispose: "Io darei la colpa principale al Secondo Principio della termodinamica; è solo una speranza che la quota di rinnovabili “nuove” nei prossimi anni possa raggiungere il 5%”.
Si è sbagliato, capita. Il nucleare tradizionale è in crisi (ultime notizie: in Giappone attualmente tutte le centrali nucleari sono spente), i progetti per il nucleare di IV generazione continuano a giacere nei cassetti degli scienziati in attesa di un'improbabile messa in opera che in ogni caso richiederebbe decine di anni di sviluppo, mentre in pochi anni le rinnovabili sono decollate. La transizione energetica dai combustibili fossili alle energie rinnovabili è già in atto nel nostro Paese, anche se alcuni fanatici del nucleare non lo vogliono ammettere, le lobby dei combustibili fossili cercano di opporsi e molti politici e amministratori non sembrano esserne consapevoli. La transizione è in atto e proseguirà lungo la strada ormai tracciata dalle direttive della Unione Europea: entro il 2020, i paesi membri della UE dovranno  ridurre le emissioni di anidride carbonica (-20%), ridurre il consumo d'energia (-20%) e aumentare la quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili (+20%), per poi raggiungere il più ambizioso obiettivo di ottenere l'80% dell'energia da fonti rinnovabili entro il 2050.

Nella classifica della potenza fotovoltaica installata a fine 2011, l'Italia (12,5 GW) è al secondo posto preceduta dalla Germania (23,8 GW), ma davanti a Giappone (4,7 GW), Stati Uniti (4,2 GW), Spagna (4,2 GW) e Cina (2,9 G W). Il fotovoltaico installato in Italia durante il 2011 è in grado di generare, su base annua, 12 miliardi kWh, pari all'energia che avrebbe prodotto una delle quattro centrali nucleari da 1.600 MW che il precedente governo intendeva costruire. In altre parole, col fotovoltaico in un solo anno abbiamo costruito l'equivalente di una centrale nucleare, senza aspettare i 10-15 anni, che sarebbero stati necessari per costruirla davvero e, soprattutto, senza creare i numerosi e gravi problemi che il nucleare comporta. Alla fine del 2011 il fotovoltaico da solo copriva il 4,1% della domanda elettrica italiana e da molti mesi la sua immissione in rete ha fatto scendere di almeno il 10% il costo dell'elettricità nelle ore di punta, permettendo di evitare l'accensione delle centrali a gas utilizzate per coprire i picchi di consumo. Ed è proprio la lobby del gas che ora cerca di opporsi alla crescita del fotovoltaico e alla installazione da parte di Terna di accumulatori. Indagini economiche hanno anche dimostrato che gli incentivi per il fotovoltaico pesano solo marginalmente nelle bollette elettriche, mentre generano investimenti privati molto elevati che fanno entrare nelle casse dello Stato un introito Iva quasi doppio rispetto agli incentivi stessi.
Sempre nel 2011, l'eolico da solo ha generato il 4,2% dei consumi elettrici italiani. In questo settore, tuttavia, siamo lontani dai primi della classe: Danimarca (26%), Portogallo (17%), Spagna (15,9%), Irlanda (12%)  e Germania (11%). C'è spazio, quindi, per fare di più. Possibilità ancora maggiori di crescita ci sono nel settore del solare termico, visto che alla fine del 2010 avevamo installato soltanto 34 m2 di collettori ogni mille abitanti, quasi 15 volte in meno rispetto all'Austria (512  m2/mille abitanti). Lo sviluppo di questo settore potrebbe farci risparmiare il 10% del consumo di gas, una quantità pari a quella che importiamo dalla Libia, ed anche per questo la sua diffusione trova ostacoli.
Possiamo fare di più anche nel mini-idroelettrico, nel geotermico e nella produzione di biogas, con rifiuti o scarti agroalimentari, da immettere nella rete di distribuzione del metano. Nel 2011 gli occupati nel settore delle rinnovabili erano 86 mila, rispetto a 41 mila del 2010 e a questa forte crescita si contrappone un calo dell'occupazione nei settori dei combustibili fossili e dell'energia elettrica tradizionale. Infine, un'analisi dell'Istituto Althesys (Irex Annual Report 2012) prevede che lo sviluppo di eolico, fotovoltaico, mini-idro, biomasse e geotermico porterà a risparmiare da 22 a 38 miliardi di euro entro il 2030. Ecco su cosa si deve puntare per una vera crescita del Paese.

Contrariamente a quanto alcuni sostengono, non conviene insistere nella produzione di biocombustibili da biomasse dedicate. Per rappresentare un'alternativa credibile ai combustibili fossili, i biocombustibili devono (i) fornire un guadagno energetico, (ii) offrire benefici dal punto di vista ambientale, (iii) essere economicamente convenienti e (iv) non competere con la produzione di cibo. Spesso queste condizioni non sono verificate. In ogni caso, i biocombustibili possono dare solo un modesto contributo per sostituire i combustibili fossili. Si stima che se gli Stati Uniti volessero sostituire con biocombustibili prodotti con le attuali tecnologie soltanto il 5% dei loro consumi di benzina e gasolio dovrebbero utilizzare il 20% della loro terra coltivabile. Neppure l'utilizzo di nuove tecnologie per trasformare le biomasse in biocombustibili può risolvere il problema. Come fa notare il premio Nobel Hartmut Michel (Angew. Chem. Int. Ed. 2012, 51, 2516 – 2518), l'efficienza del processo fotosintetico nel convertire l'energia solare in biocombustibili è minore di 0.1% e almeno la metà dell'energia immagazzinata nei biocombustibili viene spesa per ottenerli. Per contro, l'efficienza del fotovoltaico è 15%. Considerando anche che i motori a combustione hanno un rendimento del 20% e quelli elettrici del 80%, si arriva alla conclusione che "The combination PV cells/battery/electric engine uses the available lands about 600 times better than the combination biomass/biofuel/combustion".

Facendo parte della UE, anche il nostro paese è tenuto ad adottare la strategia basata su risparmio, efficienza e sviluppo delle energie rinnovabili. Il Governo ha suddiviso il compito da svolgere fra le Regioni che, a loro volta, lo ripartiscono fra i loro Comuni. Ciascun Comune deve formulare una propria strategia energetica integrata, redigere un bilancio energetico annuale e mettere in atto un piano per capire chi consuma, dove si consuma, come si può risparmiare e quanta energia da fonti rinnovabili si può produrre nel territorio. Il sindaco e la cittadinanza, dunque, diventano i protagonisti e, allo stesso tempo, i responsabili della transizione energetica attraverso un agire locale che deve contribuire a raggiungere obiettivi su più ampia scala: regionali, nazionali e, infine, europei. In questo contesto si incardina quello che l'Unione Europea ha chiamato “Patto dei Sindaci”, attualmente su base volontaria, firmando il quale un sindaco si impegna a raggiungere obiettivi precisi entro il 2020. La politica energetica adottata dalla UE è conveniente per il nostro Paese? Certamente. L’Italia ha tutto l’interesse a ridurre i consumi di combustibili fossili che deve importare ed a sviluppare l’utilizzo delle energie rinnovabili, in particolare dell'energia solare, di cui abbonda. Il precedente governo, che puntava allo sviluppo del nucleare, non aveva colto questa opportunità, ma anche oggi ci sono ostacoli di vario tipo che rallentano lo sviluppo delle energie rinnovabili e il raggiungimento di una maggiore efficienza nei consumi energetici. Occorre stabilire con chiarezza un piano per gli incentivi, sveltire le pratiche burocratiche, eliminare gli incomprensibili (o forse fin troppo comprensibili) ritardi negli allacciamenti alla rete elettrica, ammodernare la rete stessa e, cosa molto ardua, contrastare le azioni messe in atto da lobby che vedono minacciate le loro posizioni di rendita fondate sull'uso dei combustibili fossili e sullo spreco.

Numerosi studi emersi in questi ultimi tempi confermano la bontà della politica energetica adottata dalla UE e si spingono oltre nel delineare cosa accadrà nei prossimi anni. Nel recentissimo Reinventing Fire (Chelsea Green Publishing), A.B. Lovins sostiene che la transizione dallo spreco e dall'uso dei combustibili fossili all’efficienza ed all'uso delle energie rinnovabili avrà conseguenze profonde, sarà un po' come ri-inventare il fuoco. Se opportunamente governata e sostenuta da  innovazioni tecnologiche, questa transizione ci permetterà di avere un'economia più forte, un ambiente più sano, numerosi posti di lavoro e servizi più economici e più efficienti. Gli fanno eco J.B. Moody e B. Nogrady, che in The Sixth Wave (Random House) affermano che siamo alle soglie di un nuovo ciclo, una nuova onda di innovazione, la sesta negli ultimi 200 anni: è la transizione verso una nuova economia basata su efficienza nell'uso di tutte le risorse e sul ricorso alle energie rinnovabili. Cavalcando con sapienza quest'onda, sarà possibile separare la crescita economica dal consumo delle risorse e creare un mondo più dinamico, più vivibile e soprattutto più giusto. Oggi la produzione industriale è basata sull’usa e getta: chi produce qualcosa spera che il prodotto si rompa appena scaduta la garanzia. Ma in un mondo con scarsità di risorse non sarà più così. Puntando su efficienza ed energie rinnovabili i prodotti saranno ideati, costruiti ed ottimizzati in modo che possano essere riparati, oppure usati per altri scopi, smontati e riciclati, così da ridurre al massimo i rifiuti e giungere ad un modello di sviluppo sostenibile.
Ormai è chiaro: il futuro avrà un senso soltanto in un mondo sostenibile. Raggiungere questo obiettivo è una grande sfida. Ogni nazione, regione, provincia, comune, ogni persona deve dare il suo contributo. Per vincere questa sfida è necessario anzitutto un grande salto culturale: siamo abituati a pensare che quello che abbiamo non ci basta, istintivamente vogliamo sempre di più. Dobbiamo riacquistare, come ci dice T. Prince in The Logic of Sufficiency (MIT Press), il senso del limite: passare dal vizio del  “di più” alla logica della sufficienza; vivere, cioè, secondo l’etica della sobrietà, della solidarietà e della responsabilità nei confronti della Terra e di tutti i suoi abitanti, presenti e futuri. 

Scritto inviato ad un gruppo di colleghi dell'Accademia dei Lincei da  Vincenzo Balzani, Professore del Dipartimento di Chimica “G. Ciamician", Università di Bologna
vincenzo.balzani@unibo.it