"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

lunedì 30 gennaio 2012

Comunicato stampa di ScanZiamo le Scorie su DL Liberalizzazioni - NUCLARE: necessaria una modifica del testo per ripristinare la trasparenza


Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL del 24 gennaio 2012 n. 1, è riemersa la questione della disattivazione degli impianti nucleari che riguarda anche il territorio della Regione Basilicata. Da molto tempo il Centro Trisaia di Rotondella è sede di attività di decommissioning per la messa in sicurezza del materiale radioattivo presente. Pertanto il Centro della Trisaia non è estraneo alla applicazione della norma in oggetto.

Ci sentiamo in dovere di ricordare che a seguito della protesta di Scanzano del novembre 2003, tra le vittorie di cui andiamo più fieri, è stato riconosciuto, con l’OPCM n. 3355/04, il diritto di partecipazione e l’obbligo di trasparenza sulle attività nucleari al fine di garantire la salute e la sicurezza dei cittadini.

L’articolo 24 del DL n. 1/2012, rappresenta una retrocessione nel percorso finora seguito verso un sistema fondato sui principi della trasparenza, perché annullerebbe ogni tipo di partecipazione degli Enti Locali e Territoriali, dando la facoltà di agire in autonomia alla Sogin s.p.a. e al Ministero dello Sviluppo Economico, in nome di una astratta necessità economica.

Una norma siffatta, inoltre, sarebbe pericolosa perché cancellerebbe l’obbligo di ottenere le autorizzazioni ambientali, urbanistiche e di sicurezza previste per tutte le nuove infrastrutture. Quindi assenza di istruttoria e di tutela dell’Ambiente.

Per tali motivazione, come Associazione Antinucleare abbiamo ritenuto giusto attivarci, coinvolgendo i rappresentanti delle istituzioni Lucane di ogni ordine, affinché tale norma venga modificata nel rispetto di una partecipazione degli Enti Locali e Territoriali e dei cittadini, fermo restando la necessità di provvedere alla messa in sicurezza dei lasciti nucleari.

Al fine di chiarire i nuovi aspetti introdotti dal provvedimento, i volontari Antinucleari incontreranno i cittadini giovedì, 2 febbraio 2012 – ore 19:00, presso la sede dell’Associazione in Piazza A. Moro – Scanzano J.co.

Sicuro del Suo riscontro, porgo cordiali saluti.

Il Presidente

Nardiello Donato

Scanzano J.co, Terzo Cavone, Campo Base, 30 gennaio 2012.

domenica 22 gennaio 2012

La Basilicata e il petrolio. Interessi locali e interessi industriali.


Lo studio che descrive la storia del Petrolio in Basilicata dal 1902 ai giorni nostri. Sono state affrontate le vicende economiche e sociali del giacimento petrolifero più grande d'Europa. Elevate sono le sue potenzialità di produzione ma scarsi i benefici e le ricadute prodotte nel territorio tanto da essere paragonato ad uno "sviluppo distorto". La tesi è stata discussa il 3 novembre 2003 e segnalata al concorso "Tesi di Laurea" della Regione Basilicata.


Per informazioni potete scrivermi: pasqualestigliani@gmail.com

mercoledì 18 gennaio 2012

Vertenza Tradeco, a Scanzano sit-in davanti al comune


SCANZANO – In tuta arancione con le bandiere del sindacato di appartenenza in mano (cgil). E' il secondo giorno di sciopero, quello di questa mattina, per il lavoratori della Tradeco di Scanzano, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti per conto del comune. Aspettano tre mensilità che al momento non sono state ancora corrisposte, novembre, dicembre e tredicesima. “Domani si ritorna a lavoro sebbene lo stato di agitazione ci sarà fino a quando non saranno pagati gli stipendi. Se i soldi ai lavoratori non saranno dati a breve proclameremo lo sciopero ad oltranza. Non vorremmo che Scanzano diventi una piccola Napoli”, ha detto Giovanni Manolio,

sindacalista cgil che questa mattina ha partecipato al sit-in con i lavoratori. Questi ultimi hanno manifestato la difficoltà di andare avanti senza stipendio e con le famiglie di mantenere. Alcuni hanno detto di essere arrabbiati con il comune e non con l'azienda “che ha sempre pagato gli stipendi”. Quanto al comune, la settimana scorsa ha provveduto in due tranche a pagare un importo pari a 180mila euro.

Domani, come ha assicurato il primo cittadino, Salvatore Iacobellis, arriveranno sul conto della Tradeco all'incirca 280mila euro. Somma che andrebbe sottratta all'ammontare del credito totale vantato dall'azienda di Altamura nei confronti del comune che si aggira intorno ai 646mila euro. “Con il pagamento che avverrà in settimana, l'azienda se vuole potrà anche pagare”, ha aggiunto Manolio.

Dal Metapontino, Giam. Pizzolla.

giovedì 12 gennaio 2012

Scanzano, disagi spazzatura, domani incontro con la Tradeco


Oggi, come ogni giovedì, avrebbe dovuto essere raccolta la plastica ma le buste sono ancora lì, vicino ai portoni. Sintomo che a Scanzano un leggero allarme c'è. Anzi è stato confermato anche dal primo cittadino, Salvatore Iacobellis, che sentito telefonicamente, ha riferito di un incontro previsto domani alle 16,30 in sala giunta con i vertici Tradeco, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti a Scanzano, i sindacati e l'Amministrazione comunale. "Gli stipendi sono stati pagati con ritardo" ha ammesso il sindaco che ha aggiunto: "ma abbiamo provveduto in questi giorni a pagare 117 mila euro alla Tradeco". E ancora: "Domani ci sarà un incontro importante, ci saranno anche i sindacati". Quanto al disservizio odierno: "In serata dovrebbe essere raccolta la spazzatura", ha detto Iacobellis.
Dal Metapontino, Gianp. Pizzolla

mercoledì 11 gennaio 2012

ODIO GLI INDIFFERENTI


Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

Torino - 11 febbraio 1917

Antonio Gramsci