"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

sabato 5 gennaio 2008

Ristoratore di Scanzano a Berlino: "Mafia? No grazie"

Italiani antimafia in Germania sull'onda dello slogan “Mafia? No grazie”. Così, un ristoratore originario del centro del Metapontino, Pino Bianco, titolare della trattoria “A’ montagnola”, a Berlino, è stato uno degli autori della
denuncia che ha portato in carcere,
nella capitale tedesca, due estorsori
mentre una terza persona risulta indagata a piede libero. Ed una foto di Bianco, molto conosciuto in tutta la Basilicata, e non solo, come una sorta di “ambasciatore lucano” in terra germanica per la sua attività promozionale a favore delle produzioni tipiche della suo regione di origine, è finita sulla pagina on line del quotidiano Berliner morgenpost. Nella foto, è ritratto nel suo locale, che alcuni anni fa ha ricevuto il premio come “Miglior ristorante lucano nel mondo” dalla Regione, mentre mostra la lettera con minacce estorsive ricevuta. Lettera inviata ad altri trentasei ristoratori italiani di Berlino e dintorni. Ad uno di loro, nei giorni precedenti all’operazione anticriminalità, era stata incendiata la trattoria. I nostri connazionali, però, tra cui molti aderenti all’associazione “Mafia? No grazie”, costituita
appena dopo la strage di Duisburg dello scorso ferragosto, non si sono piegati alle minacce ed hanno chiamato gli investigatori per sporgere la loro dettagliata denuncia. Così, anche Bianco. «Poco prima di Natale - ha
raccontato il nostro corregionale - due uomini si sono recati nel ristorante, si sono avvicinati al bancone, e mi hanno fatto esplicite richieste estorsive dicendo che a quella visita ci sarebbe stato sicuramente un seguito». Bianco ha collegato la minaccia ricevuta all’incendio del ristorante del suo collega ed alle lettere minatorie inviate ad altri. Da qui la sua denuncia dopo un giro di consultazioni con gli altri ristoratori minacciati. Così, la polizia tedesca ha steso la sua capillare rete e nella notte di San Silvestro ha potuto arrestare un italiano ed un arabo. Un secondo italiano, invece, è indagato a piede libero. Gli inquirenti, adesso, stanno verificando possibili legami con la camorra. Si sospettano, infatti, rapporti con la criminalità organizzata di Napoli e della Campania. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’operazione, il direttore della polizia berlinese, Bernd Finger, ha ringraziato gli italiani di Berlino per il loro impegno ed il loro coraggio contro il nascente racket. Il lavoro di sensibilizzazione svolto dall’inizia -
tiva “Mafia? No grazie”, dunque, ha contribuito in modo decisivo al colpo inferto al clan dell’estorsione. «Gli arresti fanno vedere che tentativi di radicamento a Berlino della malavita organizzata non hanno chance», ha sentenziato il commissario Finger. E Laura Gar avini, una delle promotrici dell’iniziativa “Mafia? No grazie”, ha aggiunto: «Il fatto che decine di ristoratori abbiano esposto denuncia è un segnale importante. Inoltre, è una chiara risposta a tutto ciò che hanno scritto tanti giornali tedeschi sul conto degli italiani dopo la strage di Duisburg a ferragosto,
equiparando i nostri connazionali con i mafiosi. Adesso - ha concluso Garavini - vediamo che è vero il contrario: dove ci sono italiani, c'è ribellione contro la delinquenza organizzata sia essa mafia. 'ndrangheta, camorra ».
Filippo Mele dalla Gazzetta della Basilicata

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