"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

mercoledì 30 gennaio 2008

Lettera al Sindaco Iacobellis su verifica politica di Scanzano J.co



Al Sindaco del Comune di Scanzano J.co
Salvatore IACOBELLIS
Scanzano Jonico, 28 gennaio 2008

Preg.mo Sindaco Iacobellis,

in seguito all’incontro sulla verifica politica amministrativa comunale del 3 gennaio 2008 presso il Municipio di Scanzano J.co, in cui Lei ha chiesto la mia disponibilità ad assumere un incarico d’Amministratore Comunale o di Presidente del Consiglio, Le comunico che, dopo aver condiviso la Sua proposta con il mio elettorato, ho deciso di non accogliere la sua richiesta.

L’azione Amministrativa da Lei adottata fino ad ora non è stata capace di creare una discontinuità rispetto alla gestione precedente.
Molte proposte da me presentate non hanno ricevuto attenzione da parte Sua. Non sono ancora garantiti i diritti di accesso agli atti del comune, fondamentali per espletare il ruolo di Consigliere Comunale e per capire la situazione reale. In questi due anni, non è stato capace di presentare, in alcun settore, proposte per sviluppare progetti. In Consiglio Comunale non sono state ancora affrontate questioni importanti come la modifica di destinazione d’uso dell’area della miniera di salgemma a Terzo Cavone, la revoca della convenzione per la riscossione dei tributi con l’Arit, il rilancio del piano d’ambito e molte altre questioni che spero vengano affrontate. Dopo tutta l’esperienza che “Scanzano” ha vissuto, avete avuto la capacità di far venir meno l’interesse dei cittadini verso i problemi della nostra comunità, allontanandoli dalla politica.

Con amarezza occorre anche rimarcare l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale da Lei guidata in occasione dell’ultima visita del premio Nobel per la Pace, Betty Williams, a Scanzano J.co.: non avete coinvolto alcun cittadino, ritenendo, forse, che la più grande esperienza civile e democratica del popolo Lucano appartenga ai “piani alti” della politica e non anche alle migliaia di scanzanesi che vi hanno profuso tutte le loro forze. Ed è evidente come questo modus operandi, in effetti, nasconda il vero limite della Sua azione amministrativa: l’incapacità e la scarsa propensione al dialogo ed al confronto, oltre all’arroganza di ritenersi imprescindibile ed unico depositario della cultura progressista della nostra città.

La ringrazio per la considerazione, ma oggi, in questo difficile momento “politico”, non ci sono più le condizioni e i presupposti per riuscire a realizzare quanto condiviso e stabilito insieme nel programma elettorale con il quale ci siamo presentati agli elettori.
Continuerò a svolgere nella trasparenza, attraverso un’opposizione costruttiva, il mandato che gli elettori mi hanno affidato. Con “lo spirito di passione e giustizia politica” che mi appartiene sarò sempre disponibile per lavorare alla costruzione di un sano sviluppo della comunità di Scanzano in cui sono cresciuto.

La invito inoltre, vista l’inerzia amministrativa che ormai da mesi persiste, di risolvere al più presto la verifica politica in atto, affinché tutta la comunità possa avere un’Amministrazione finalmente dedita allo sviluppo ed al progresso di Scanzano.

Saluto cordialmente.
Dott. Pasquale Stigliani



1 commento:

Anonimo ha detto...

Carissimo Pasquale, ti fa onore questa scelta.E non ti parlo in politichese, tanto meno di ideologie, alle queli ho smesso di credere da diversi anni.

Ti parlo da amico, con la lealtà che il discorso impone. E' necessario constatare la realtà, e determinare una situazione di fatto: Scanzano, microcosmo statico.

Capisco il tuo profondo rammarico verso questa amministrazione praticamente, a mio avviso, incapace di assumere decisioni politiche, che vadano al di la di qualche rimpasto. Una situazione vergognosa, per il nostro paese, ancora una volta calpestato e svilito.

Un paese in cui, non c'è spazio per nessuno, soprattutto per i giovani.

Vorrei sapere dal sindaco e i suoi colleghi, quanto sia stato fatto per risolvere la piaga della disoccupazione, quale impegno sia stato profuso, per accrescere l'imprenditoria giovanile, quali sono le idee sullo sviluppo turistico. Sorvolo sulla questione "agricoltura" lasciando volentieri la parola a chi conosce meglio di me il settore.

Scanzano ha bisogo di libertà di iniziativa economica, di coraggio e di responsabilità.

Il pensiero politico è invischiato in oscure logiche illiberali, a tratti liberticide. E parliamo di un territorio, che ha bisogno di crescere. Non è certo con la speculazione ideologica che ciò avviene, e, o con giochi politici di cui i cittadini hanno le scatole piene.Umilianti quanto le forche gaudine.

La responsabilità, è ciò che manca alle vecchie classi politiche, di cui questo esecutivo è espressione. Non si assumono decisioni di alcun tipo. E i giovani vanno via.Quelli che restano sperano in qualche corso di formazione, truccato, e mal pagato per qualche mesetto, per poi tornare a far nulla.

Si costruiscono case, e mi chiedo francamente per chi? Chi rimarrà qui? Chi tornerà? Possibile che me lo stia chiedendo soltanto io?

Ho la sensazione che il "malessere dei giovani" stia crescendo, nella nostra comunità. E le opportunità di lavoro dipendente, così come quella di avviare imprese da parte degli stessi decresce. Vogliamo associare le variabili?

Più disoccupazione, più noia, più vizi e sempre meno virtù.

Sarà un'analisi sociologica sommaria, ma sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Viviamo la situazione peggiore degli ultimi anni. C'è recessione morale, economica e civile.Non solo ci si è fermati, ma pare aleggi il desiderio di voler tornare indietro.

Quando guardo il mio paese è come se guardassi una fotografia bianco e nero: tutto immobile, smunto e malinconico.

Sarebbe il caso di stampare a colori.


Con la convinzione che l'unica ragione politica possibile sia la verità, un saluto.


gianluca.