"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

domenica 20 giugno 2010

Dissensi sul polo di Terzo Cavone al centro di indagini



Si addensano nubi sul polo di sviluppo di Terzo Cavone come previsto nel Regolamento urbanistico e nella specifica scheda strutturale. Nel mentre procede l’inchiesta avviata dalla Procura per il tramite di personale del Commissariato di Polizia (Gazzetta del Mezzogiorno, 1 maggio 2010) sembrano aprirsi “cre pe” nella maggioranza che sostiene la Giunta del sindaco Salvatore Iacobellis (Pd). Sul fronte dell’indagine continuano ad essere sentite persone informate dei fatti. E c’è stato chi ha parlato di un sopralluogo della Guardia di finanza sui terreni interessati all’insediamento della Città dei ragazzi vittima dei conflitti e della vicina area dove dovrebbero essere realizzate più di 600 residenze turistiche. Pare proprio che gli investigatori vo gliano vederci chiaro nelle accuse lanciate nel Consiglio comunale del 23 ottobre 2009, quando il Regolamento urbanistico fu approvato, da quei consiglieri (Giuseppe Giannuzzi, Pasquale Stigliani, Antonio Gallitelli e Pa - squale Truncellito) che, eletti nell’Unione per Scanzano, l’unica lista in lizza dopo l’esclusione di quella di centrodestra per vizi procedurali, si sono dissociati divenendo opposizione. L’ex sindaco Antonio Gallitelli, addirittura, parlò del progetto della “Citta”, sostenuto dal premio Nobel per la pace Betty Williams, come di «un cavallo di Troia per cementificare i 26 ettari di Terzo Cavone e tutta Scanzano. Attorno alla struttura sorgeranno dai 600 ai 700 alloggi turistici. E le proprietà delle aree sono detenute da società scatole cinesi».
Oltre che sul piano investigativo, però, i dubbi sul futuro del polo di Terzo Ca vone, l’area dove nel novembre 2003 il Governo Berlusconi terzo voleva ubicare il deposito nazionale delle scorie radioattive, stanno arrivando anche sul piano politico-amministrativo. L’asses - sore alle Infrastrutture, Sante Pantano (Api), uno dei pezzi forti della Giunta Iacobellis con le sue 330 preferenze, primo degli eletti alle amministrative del 2006, si è detto «molto critico» sul meccanismo alla base dello sviluppo del polo: «Io ho fatto votare uno stanziamento in Giunta perché il Comune compri i lotti dai proprietari. Non mi piace il meccanismo della perequazione (i titolari dei lotti danno gratis i suoli all’ente locale che in cambio permette loro di realizzare residenze turistiche, ndr). Mi confronterò con l’Api e poi convocherò i partiti della maggioranza. Voglio sapere se vogliono andare avanti in questi ultimi dieci mesi oppure no».

Pantano: «È meglio pagare quei suoli»
Sante Pantano, con 330 voti è l’assessore più votato dell’Unione per Scanzano. Ma si dice che sia deluso. È vero? «Sono rammaricato. Qui andiamo avanti con i tagliaerba a mano».
La Giunta non risponde?
«I fondi ci sono e non ci sono».
Che significa?
«Che le concessioni edilizie non le paga nessuno perché si fanno le convenzioni».
Lei è deluso perché alle “re gionali” è arrivato ultimo tra i tre candidati locali?
«No. È perché su 3900 voti 3000 sono andati ad esterni. Fosse stato eletto uno di noi sarei stato contento».
È vero che è critico sul polo di sviluppo di Terzo Cavone?
«Lo sono anche se le carte sono a posto. Ho fatto votare in Giunta un finanziamento di 234 mila euro per pagare i suoli».
Non le piace lo scambio lotti per la Città dei bambini-600 residenze turistiche ?
«Non sono sicuro che quel progetto partirà».
E c’è un’inchiesta in corso.
«Non so di inchieste. Quando si fa un piano urbanistico può capitarci chiunque dentro. Sono, però, e sarò, molto critico. Prenderò l’iniziativa di convocare i partiti di maggioranza per capire meglio sullo sviluppo di Terzo Cavone. Per me la miglior cosa è pagare i lotti».
Paura dell’inchiesta ?
«Sono stato indagato tre volte e tre volte sono stato assolto».
Dalla Gazzetta del Mezziogiorno - Filippo Mele

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