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sabato 14 novembre 2009

Intervento sul PUNTO N. 3 - "Città della Pace" - Approvazione schema di accordo in merito alla utilizzazione delle aree


Consigliere Pasquale Stigliani

- Stralcio dell’intervento ritratto dal verbale e votazione e della seduta consiliare del 23 ottobre 2009 sul PUNTO N. 3 - "Città della Pace" - Approvazione schema di accordo in merito alla utilizzazione delle aree.
(foto del 14 novembre 2003, il II giorno di protesta)



Punto 3. Io sono sconcertato per quello che nuovamente si ripropone in questo consesso. Avrei voluto, e credetemi, tutta l'intenzione di arrivare qua, quando siamo stati eletti, e svolgere qualsiasi tipo di azioni per demonizzare il pericolo del deposito di scorie che ancora percepisco, partendo e sostenendo un'iniziativa, non solo del premio nobel Betty Williams, perché quella era una sponda, ma soprattutto dei cittadini di Scanzano, in particolar modo di chi vive in quelle terre, che ha partecipato a quella iniziativa e voleva costruire insieme ad altri soggetti protagonisti un percorso di riqualificazione di quell'area e di attività produttive, come abbiamo sempre detto. Attività produttive, ma non speculazioni edilizie o di altro, che invece sembra mostrarsi da quello che andiamo a discutere e ad affrontare. Le affermazioni del Consigliere Truncellito, che condivido, penso siano fondate, perché era importante in questa iniziativa creare in primo luogo un rapporto con i cittadini di Scanzano; invece dall’altra parte leggiamo che c’è la società "Agricola Cavone S.r.l.", quindi una S.r.l. prima di tutto. Una società a responsabilità limitata, nel senso che se ci saranno danni, loro pagano per il capitale sociale, per dodicimila euro, tutto il resto ce lo mette l’altra parte con il quale si è conclusa una obbligazione. La società con sede a Matera e rappresentata dall'amministratore unico Lazzazzera Doinenico, nato a Matera, eccetera. Nasce spontanea la domanda: in quest'area dei sei ettari con le rimanenti ventiquattro comprese nel progetto che sostenete, coinvolti i cittadini di Scanzano? Hanno firmato delle opzioni? Hanno ceduto dei terreni o li hanno acquistati direttamente? Come è stata avviata e attivata questa procedura? Come si è individuata l’ubicazione dell’opera? Quando il Consigliere Truncellito pone la questione di come siamo arrivati a Cavone S.r.l., una società a responsabilità limitata, penso che sia l'inizio della discussione, e basterebbe per sollevare nutrite perplessità, senza entrare poi nel merito dell'accordo in sé, che adesso affronteremo.
Quindi, premesso che io avrei voluto e voglio sostenere comunque qualsiasi ipotesi che scongiuri il pericolo di un ritorno del problema delle scorie a Scanzano, ricordo che la delibera di Giunta Regionale del 19.1 1.2007, in cui si fa riferimento al1'APQ e dove si stanziano parte delle risorse per il progetto della città della pace, si riferisce a finanziamenti rivolti ad interventi per il recupero di beni e ripristino di manufatti esistenti. Non ricordo che ci fosse spazio all'acquisto di terreni, tanto che vedo da questa bozza della delibera da voi proposta che non si parla appunto di espropri nel contributo che la Regione ha concesso. Inoltre, mi domando: perché siamo arrivati all'ultimo momento costringendoci alla fretta? Se la Regione Basilicata aveva intenzione e volontà, cosi come dimostrano il premio nobel e l'amministrazione, perché ancora una volta dobbiamo rincorrere il tempo affrontando un percorso tortuoso senza capire bene dove si vuole arrivare? E’ vero che il terreno in cui sarà realizzata l’opera sarà a costo zero per il Comune, cosi come appena dichiarato dal nostro responsabile dell’ufficio tecnico? Sicuro che l’operazione è a nostro vantaggio?
Sappiate Consiglieri che per attivare questa delibera la Giunta Comunale ha dovuto fare un'altra delibera di variazione al bilancio per impegnare le risorse, una delibera che a me è stata notificata solo oggi, che purtroppo non ho potuto visionare se non in questo momento, perché i benefattori purtroppo non esistono. Quindi quando dice l'ingegner Dichio che qualcuno ci concederà il terreno gratis, e io ho pensato: "Finalmente è arrivato un benefattore!", non è esattamente vero. Nella delibera firmata in quattro, qualcuno era assente, sicuramente per problemi dovuti al carattere di urgenza con il quale è stata adottata, si fa riferimento al "pagheremo fra due anni", se non erro, Segretario, posso prenderla? Allora, praticamente le minori spese che serviranno per coprire i costi, non le aree cedute gratuitamente, come dice l’ingegnere, che più che ingegnere fa l'amministratore,.. Assessore Pantano, qualche delega bisogna toglierla all’ingegneri, non al Vicesindaco Ceruzzo,…, nelle minori spese si dice: si è provveduto a dare copertura alle indennità di esproprio; quindi noi come Comune scriviamo di impegnarci a pagare ma diciamo che l’operazione è gratis. Ancora scriviamo che provvederemo a coprire le spese diminuendo la previsione pluriennale relativa, da riconoscersi al concessionario della riscossione dei tributi comunali. Quindi, da riconoscere al concessionario della riscossione dei tributi comunali. E’ li che prenderemo le risorse! La delibera continua: "Tale compenso, a titolo precauzionale, inserito nel bilancio pluriennale non troverà impegno per gli esercizi futuri di competenza, in quanto la controversia con 1’A.R.I.T. avrà già trovato la sua definizione". Conoscendo la vicenda Arit, non possiamo non augurarci che questo avvenga. Allo stesso modo è importante segnalarvi che tale delibera di Giunta non ha valore se non viene adottata nel consiglio: in tal caso la giunta si è assunta una competenza che non spetta a lei ma a noi consiglieri che avremmo dovuto retificarla. Ma forse non c’ il tempo!
Un’altro elemento è che attraverso l’adozione di questo atto, Consiglieri e Assessori, vi invito a leggerlo, voi vi impegnare su una serie di cose che questo Consiglio al momento non ha ancora adottato. Si fa più volte riferimento al distretto perequativo numero sei, che l'ingegner Albano ha detto che non esiste. E se non esiste è spontaneo domandarsi: se il distretto perequativo numero sei non esiste, perché noi dobbiamo andare ad approvare lo schema di accordo per l'utilizzazione delle aree dichiarando che lo stesso è vigente, come adottato dal Regolamento urbanistico? Lo schema di accordo in cui si fa espresso riferimento al distretto perequativo numero sei. Vi leggo il punto 4: La cessione a favore del Comune, delle aree, avverrà seguito della, formalizzazione della convenzione di lottizzazione relativa all'attuazione dei distretto numero sei, previsto dal vigente Regolamento Urbanistico.
Consiglieri, voi avete sentito che è previsto nel Regolamento Urbanistico il distretto perequativo numero sei? Le norme tecniche di attuazione le ho qua! Il Regolamento Urbanistico vigente è quello che avete approvato voi adesso, in cui non esiste nessun distretto numero sei, mentre voi votate un deliberato in cui inserite che il distretto numero sei esiste. Di solito, le opzioni che fa l'investitore, la società di scopo nei confronti del proprietario terriero, in tal caso il nostro Comune, non comportano obbligazioni gravemente economiche per il richiedente, se non condizioni del tipo…ad esempio io ti pagherò il terreno dell’esproprio nel momento in cui si saranno realizzate tutte le condizioni per utilizzare il terreno per costruire l’opera, quindi si pongono delle condizioni per delle obbligazioni future. Inoltre, spetta sempre al richiedente accettare le condizioni dell’opzione, a al titolare del terreno attendere che le condizioni siano accettate. In tal caso è il contrario. Noi ci obblighiamo con una srl che nei nostri confronti non avrà nessun obbligo se non incassare i soldi dell’esproprio, nel caso in cui il distretto, che al momento non esiste, non venga realizzato.
Credo che in questo deliberato il rischio dellì’operazione è solo dalla nostra parte, concedendo invece una grossa opportunità alla società Agricola Cavone. Perché? Perché l’accordo dice: intenzione delle parti formalizzare tale intesa prevedendo anche l'assunzione e dell'impegno da parte del Comune di Scanzano Jonico - quindi che voi fate assumerete questa sera - nell'eventualità che il piano di lottizzazione non andasse a buon fine per qualsiasi motivo e quindi la cessione prevista dall'attuazione del distretto perequativo non dovessero concretizzarsi, di corrispondere alla società l'indennità di esproprio". Cioè, voi farete pagare nuovamente agli scanzanesi l'onere! Se come dite, avete già inserito il distretto nel Regolamento Urbanistico e non c'è, non vi è neanche la certezza che quel piano di lottizzazione si andrà a definire. Consiglieri, Sindaco, lei può dire tutto quello che vuole, questo è quello che ho letto io e riferisco in Consiglio nella massima libertà della dell’esercizio della mia funzione di Consigliere Comunale eletto dai cittadini. Giustamente Di Chio ha visto l’area gratis….. .
Sindaco S. IACOBELLIS:
[Fuori microfono] E' quello che capisci tu!
Cons. P. STIGLIANI:
Io non sono né architetto e né ingegnere, ma sicuramente in questo caso, Sindaco, non ci vedo una cessione gratuita dell'area. Anzi tutt’altro! Vedo un impegno, un'obbligazione concreta dell'amministrazione in cambio di una ipotesi di lottizzazione o il pagamento dell’area senza una copertura certa dal punto di vista del bilancio. Infine, non abbiamo nemmeno la sicurezza delle risorse della regione, i due milioni e ottocentomilaeuro, in quanto l'ingegnere ha detto che ci sono una serie di prerogative che devono essere rispettate altrimenti il contributo si perde, mentre l'unica cosa certa che stiamo andando a fare invece è un’obbligazione con una società che ha una responsabilità di dodicimila euro.
Per questo motivo, Sindaco, il Consigliere comunale Pasquale Stigliani e il Consigliere Giannuzzi del gruppo Democrazia Partecipata non intendono avvallare, non il progetto della "Città della Pace", ma uno schema di delibera in cui non si rispetta il quadro di disciplina delle norme di programmazione economica e del territorio, prendendo impegni che difficilmente potremmo assumere non avendo una situazione economica facilmente gestibile, per un progetto che non ha avuto nessuna relazione con il territorio e senza coperture certe, se non la volontà da parte vostra e di qualche società, la Cavone S.r.l. e basta.
Quindi esprimiamo il parere contrario in nome del gruppo di Democrazia Partecipata alla proposta di delibera così come presentata agli atti da questa amministrazione, dichiarandoci comunque favorevoli alla realizzazione, non solo del villaggio della pace, ma di tutte quelle attività che possano comunque determinare un allontanamento del pericolo di un ritorno dell’ipotesi di essere individuati come deposito nazionale di scorie nucleari. Per informazione, su alcuni quotidiani nazionali dell’altro ieri si leggeva nuovamente di Scanzano Jonico come sito idoneo a centrale nucleare. Grazie.

SI PROCEDE ALLA VOTAZIONE, MEDIANTE APPELLO NOMINALE,
DEL 3" PUNTO ALL'0.d.G.
Segretario F. BASTA: Loffreno: presente, favorevole; Iacobellis: presente, favorevole;
Pantano: presente, favorevole; Ceruzzo: presente, favorevole; Stasi: presente, favorevole;
Stigliani: presente, contrario; Lunati: presente, favorevole; Boccarelli: presente, favrevole;
Truncellito: presente, contrario; Gallitelli: presente, contrario; Filardi: presente, favorevole;
Andreulli: presente, favorevole; Tataranno: presente, favorevole; Giannuzzi: presente,
contrario; Mattia: assente.
Presenti: 14
Città di Scanzano Jonico, Seduta Consiliare del 23 Ottobre 2009
Favorevoli: 10
Contrari: 4
APPROVATO!
Presidente A. LOFFRENO:
Con dieci voti a favore e quattro contrari, il punto è approvato. Votiamo anche per
l'immediata eseguibilità.
SI PROCEDE ALLA VOTAZIONE, MEDIANTE APPELLO NOMINALE,
PER L'IMMEDIATA ESECUTIVITA'
Segretario F. BASTA: Loffreno: presente, favorevole; Iacobellis: presente, favorevole;
Pantano: presente, favorevole; Ceruzzo: presente, favorevole; Stasi: presente, favoi-evolc;
Stigliani: presente, contrario; Lunati: presente, favorevole; Boccarelli: presente, favorevole;
Truncellito: presente, contrario; Gallitelli: presente, contrario; Filardi: presente, favorevole;
Andreulli: presente, favorevole; Tataranno: presente, favorevole; Giannuzzi: presente,
contrario; Mattia: assente.
Presenti: 14
Favorevoli: 10
Contrari: 4
APPROVATA!
Presidente A. LOFFRENO:
Con dieci voti a favore e quattro contrari, la deliberazione è dichiarata immediatamente
eseguibile. Grazie a tutti, buonasera.
Fine lavori: ore 00.05

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