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domenica 21 settembre 2008

Continua a far discutere la questione relativa alla sistemazione provvisoria dei 480 alunni della scuola elementare di Scanzano Jonico

Continua a far discutere la questione relativa alla sistemazione provvisoria dei 480 alunni della scuola elementare di Scanzano Jonico, dichiarata inagibile per “vulnerabilità sismica” mediante un’ordinanza dal primo cittadino Salvatore Iacobellis. Il segretario cittadino di Rifondazione comunista, Nicola Suriano, ritorna nuovamente sul caso dell’estate, e lo fa scrivendo una missiva indirizzata oltre che al sindaco anche al presidente della giunta regionale, Vito DE Filippo. “In seguito al grave problema della scuola – ha scritto l’esponente della sinistra locale - che si è evidenziato dopo l'ordinanza del sindaco di chiuderla, perché ritenuta inagibile dai controlli per la verifica della stabilità sismica, esprimiamo tutta la nostra amarezza circa la negatività dei risultati emersi sia per il fatto che quella scuola potrà essere demolita e conseguentemente comporterà la distruzione di un patrimonio pubblico importante, sia per quanto ha significato quella struttura, con la quale è stato possibile risolvere, già con il piano terra, l'eliminazione di tredici plessi scolastici rurali pluriclasse e conseguente miglioramento della qualità della scuola e una migliore integrazione dei ragazzi. Circa il rischio della stabilità individuata a seguito dei controlli tecnici – ha proseguito Suriano - non esprimiamo nessun giudizio contrario, ma vogliamo solo proporre di compiere ulteriore accertamenti. Questa nostra proposta matura dal seguente ragionamento: la scuola prima di essere dichiarata agibile, è stata sottoposta a varie valutazioni tecniche e ciononostante sono emersi risultati negativi. Ecco perché proponiamo – ha sottolineato il segretario del partito di Ferrero - un supplemento di controlli da effettuare con un nucleo di tecnici rappresentanti vari Enti (Protezione civile, Ente Scuola, Regione Basilicata, Comune di Scanzano Jonico ed anche l’ex Direzione lavori della scuola medesima). La nostra proposta – ha concluso Suriano - mira a sgomberare ogni ombra di dubbio qualora venisse confermata la necessità di demolire la struttura dichiarata inagibile, ma anche di percorrere la eventuale possibilità di mettere in atto misure tecniche che ne consentano il recupero”. Di qui a poco, infatti, il problema di che fine farà l’edificio inagibile di largo Dell’Aia, nascerà sicuramente, anche perché si dovrà decidere dove allocare il nuovo plesso.
Lutrelli dal Quotidiano della Basilicata

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