"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

mercoledì 13 febbraio 2008

Un post che voglio porre all'attenzione di voi lettori

Ritengo opportuno che leggiate questo post firmato da Gianluca, sulla lettera inviata al sindaco per la mancata disponibilità ad accettare alcun incarico di Giunta. Entro la settimana su questa lettera eprimerò le mie riflessioni. Per il momento ringrazio Gianluca.
Carissimo Pasquale,
ti fa onore questa scelta.E non ti parlo in politichese, tanto meno di ideologie, alle queli ho smesso di credere da diversi anni.Ti parlo da amico, con la lealtà che il discorso impone. E' necessario constatare la realtà, e determinare una situazione di fatto: Scanzano, microcosmo statico.Capisco il tuo profondo rammarico verso questa amministrazione praticamente, a mio avviso, incapace di assumere decisioni politiche, che vadano al di la di qualche rimpasto. Una situazione vergognosa, per il nostro paese, ancora una volta calpestato e svilito.Un paese in cui, non c'è spazio per nessuno, soprattutto per i giovani. Vorrei sapere dal sindaco e i suoi colleghi, quanto sia stato fatto per risolvere la piaga della disoccupazione, quale impegno sia stato profuso, per accrescere l'imprenditoria giovanile, quali sono le idee sullo sviluppo turistico. Sorvolo sulla questione "agricoltura" lasciando volentieri la parola a chi conosce meglio di me il settore.Scanzano ha bisogo di libertà di iniziativa economica, di coraggio e di responsabilità.Il pensiero politico è invischiato in oscure logiche illiberali, a tratti liberticide. E parliamo di un territorio, che ha bisogno di crescere. Non è certo con la speculazione ideologica che ciò avviene, e, o con giochi politici di cui i cittadini hanno le scatole piene.Umilianti quanto le forche gaudine. La responsabilità, è ciò che manca alle vecchie classi politiche, di cui questo esecutivo è espressione. Non si assumono decisioni di alcun tipo. E i giovani vanno via.Quelli che restano sperano in qualche corso di formazione, truccato, e mal pagato per qualche mesetto, per poi tornare a far nulla.Si costruiscono case, e mi chiedo francamente per chi? Chi rimarrà qui? Chi tornerà? Possibile che me lo stia chiedendo soltanto io?Ho la sensazione che il "malessere dei giovani" stia crescendo, nella nostra comunità. E le opportunità di lavoro dipendente, così come quella di avviare imprese da parte degli stessi decresce. Vogliamo associare le variabili?Più disoccupazione, più noia, più vizi e sempre meno virtù.Sarà un'analisi sociologica sommaria, ma sfido chiunque a dimostrare il contrario.Viviamo la situazione peggiore degli ultimi anni. C'è recessione morale, economica e civile.Non solo ci si è fermati, ma pare aleggi il desiderio di voler tornare indietro.Quando guardo il mio paese è come se guardassi una fotografia bianco e nero: tutto immobile, smunto e malinconico.Sarebbe il caso di stampare a colori. Con la convinzione che l'unica ragione politica possibile sia la verità, un saluto.
Gianluca.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono pienamente daccordo con l'analisi fatta da Gianluca....siamo difronte alla sconfitta non di una parte politica, ma di un'intera generazione di scanzanesi, cioè tutti quelli che hanno un'età compresa tra i 18 e i 40anni!....come se non bastasse contestavamo il metodo della scorsa amministrazione, e ci troviamo difronte ad un Sindaco che sembra essere l'unico e solo "competente" x qualsivoglia questione....con grande rammarico dobbiamo constatare il fallimento del centro-sinistra scanzanese, credo che dobbiamo x l'ennesima volta rimboccarci le meniche e dare vita a forme di riferimenti sociali e culturali in questo paese, xkè il "sogno" di avere un comune luogo centrale della vita quotidiana è svanito il giorno stesso della nomina della 1°giunta Iacobellis.....e se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo dire che ancora una volta abbiamo perso un'occasione!...ci vediamo al condsiglio comunale...voglio continuare a "farmi del male", voglio ascoltare la parola dell'unico depositario del "sapere politico e culturale" del ns comune:l'arch. Iacobellis!

gianluca ha detto...

l'amico jimmyjazz, paventa la sconfitta di una parte politica.

Non è possibile ignorare quella che risulta essere la situazione politica lucana, nel suo complesso, che si pone come inevitabile riflesso di ciò che si sta verificando a livello nazionale: la totale sfiducia dei cittadini verso la classe politica. Orientamento che affonda le sue radici, nel significato di pubblica amministrazione.

A scuola ci hanno insegnato che la pubblica amministrazione sia quel complesso di soggetti deputati alla cura degli interessi pubblici, al fine di soddisfare le esigenze della collettività.

In questi giorni la Corte dei Conti di Basilicata, ha affrontato l'argomento, nella relazione annuale, e non ha risparmiato giudizi per nulla incoraggianti sull'operato dell'apparato amministrativo lucano, asfissiato e intasato da enti pubblici e svariate articolazioni, che sono una spesa certa per la comunità, sebbene non offrano alcuna garanzia di efficienza ed economicità d'azione.

Il Procuratore regionale Michele Oricchio ritiene, e come non condividere, "il giudizio di responsabilità, che si celebra innanzi alla corte, il luogo privilegiato per testare lo stato di salute delle pubbliche amministrazioni."

Egli, allo stesso modo di Adriano Ferrante, presidente della sezione, invoca alcuni degli impegni assunti dalla regione, finalizzati alla razionalizzazione, di tutte quelle articolazioni amministrative, che ostacolano, anzicchè agevolare la manovra amministrativa, costituendo di fatto, dei costi notevoli per il cittadino, che non ne trae alcun beneficio. Anzi, moltissimi contenziosi giunti ai magistrati, provengono dai cittadini, ormai sfiancati da tanta inutile burocrazia.

Era stato chiesto alla regione di ridurre le ASL sul territorio, che ad oggi sono 5. Cosa è avvenuto?

Il fabbisogno regionale nel 2002 si attestava sui 769.93 milioni di euro, si è verificato nel corso degli anni fino al 2007 un continuo aumento di spesa, con paradossale crescita del disavanzo delle aziende sanitarie. Oggi le perdite si assestano sui 37.727 milioni di euro. Il sillogismo lucano è inquietante, più si finanzia la sanità, più questa è capace di indebitarsi. Le spese che incidono maggiormente sono quelle relative al personale e alla farmaceutica convenzionata. Evitiamo commenti inappropriati, sulla qualità dei servizi sanitari in Basilicata.

La spesa per il mantenimento degli enti inefficienti, è come se non bastasse, aumentata, nel 2008 sono stati stanziati 24.435.000 di euro, nel 2007 erano 20.435.000. Un incremento del 20%, dovuto interamente all'aumento non meglio giustificato dei contributi dovuti all'ALSIA.Ente plurindagato dalla procura della Corte dei Conti.

Proviamo ad analizzare la proliferazione degli enti nella nostra regione. In Basilicata operano 14 comunità montane,una A.A.T.0., Acqua SPA,l'Aquedotto lucano SPA,l'ARDSU,l'ARPAB,l'Autorità di bacino per la Basilicata,il comitato di coordinamento istituzionale per le politiche di lavoro,il consorzio alta Val d'Agri,il consorzio Bradano e Metaponto,il Consorzio di bonifica Vulture Alto Bradano, l'ente Parco Archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano,l'Ente parco delle piccole Dolomiti Lucane,l'Ente Parco Nazionale del Pollino. Sono soltanto alcuni.

Con tutti questi enti, sarebbe legittimo ritenere, che in Basilicata regni un ordine amministrativo esemplare, tuttavia tutti questi enti, sono interessati da indagini della Procura della Corte dei Conti.

Se un tempo, la stampa definiva la Basilicata un'isola felice, adesso si parla del "caso Basilicata". E' vergognoso.

Nella nostra regione, si sperperano denari pubblici, per creare baracconi inutili, che ostacolano la vita del cittadino anzicchè offrire un servizio imparziale. Intanto la disoccupazione cresce, l'imprenditoria giovanile è mortificata, i laureati, i diplomati vanno via per non tornare più.

Tralascio, per ragioni di tempo, la questione "formazione", e il denaro, e la speculazione che sistematicamente viene attuata sui c.d. "corsi di formazione", sempre più finalizzati alla disoccupazione viscerale e dilagante, che consolida una classe politica incapace, che di fatto sta delegittimando la verità: la Basilicata non è fatta di giovani che aspirano al posto di lavoro negli enti inutili, ma è animata da giovani creativi e volenterosi, oltre che ben istruiti.

Con perseverante ottimismo e desiderio di verità, un saluto a tutti.

Gianluca