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domenica 18 giugno 2017

I prezzi dell’ortofrutta sono in caduta. Ma chi difende gli agricoltori in Basilicata?

Dai dati raccolti, emerge che in Italia la riduzione dei prezzi ortofrutticoli prosegue dal 2015.  
Le freccette rosse in figura sono i dati ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo
alimentare) che rappresentano un vero e proprio bollettino da guerra per le aziende agricole che producono frutta: al 2 giugno i prezzi medi all'origine della frutta rispetto a quelli dello scorso anno, per le albicocche hanno subito una variazione pari a un calo del 41,2 per cento, per le pesche pari a meno 36,9 per cento, per le ciliegie pari a meno 43,7 per cento, per le nettarine pari a meno 44,1 per cento. Ricordiamo che anche la campagna delle fragole non è andata meglio.

La riduzione dei prezzi ortofrutticoli colpisce anche il cuore della Regione Basilicata in cui sono presenti 11 mila aziende ortofrutticole (25mila ettari), in buona parte nate successivamente alla riforma agraria e motore di crescita e sviluppo economico dell’area del Metapontino. Sono un nutrito numero piccole imprese agricole  “fatte di frutta”, che producono  beni di qualità che vengono esportati nei mercati italiani e nel mondo. Un settore di elevato valore economico che alimenta la cultura rurale regionale.
Nonostante il problema sia fortemente sentito direttamente dalle numerose aziende agricole presenti in Basilicata la politica non ha dato risposte. Non si sentono le organizzazioni, i sindacati e i rappresentanti politici. Ma neanche i diretti interessati, che sono gli imprenditori agricoli. 


Seppur meno rilevante in termini economici ed occupazionale, il rischio della chiusura del comparto petrolifero in Basilicata (in seguito allo sversamento del petrolio del COVA – ENI), nel quale sono occupati solamente circa 2000 persone compreso l’indotto, nutre una maggiore attenzione rispetto alla crisi dei prezzi in agricoltura che se non verrà affrontata con urgenza rischia di colpire (non 2000) ma migliaia di piccole aziende ed accupati. 


Gli imprenditori agricoltori farebbero bene a mobilitarsi per chiedere e ricevere dai loro
Scanzano J.co 1960 - Sciopero di braccianti e assegnatari
rappresentanti la giusta attenzione cosi come viene riservata per gli altri settori.


Intanto in ambito parlamentare il problema è stato posto al Ministro dell’Agricoltura Martina da parte del Senatore del M5S Gianni Girotto attraverso la presentazione di un’interrogazione nella quale si chiede quali siano le cause che abbiano determinato la riduzione del prezzo di origine per numerosi prodotti del settore ortofrutticolo e quali interventi di competenza intendano intraprendere con urgenza per tutelare le aziende agricole dalla crisi che la riduzione del prezzo ha determinato.

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