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mercoledì 27 ottobre 2010

Condanne e assoluzioni a Scanzano sulla vicenda Ici. I fatti risalgono al 2006


Condanne, ieri, per abuso di ufficio comminate a Mario Altieri e Sabatino Casulli, all'epoca dei fatti (2006) sindaco e vice sindaco di Scanzano, Leonardo Marone (9 mesi), Francesco Puppio(9mesi), Giovanni Lapolla (4 mesi) e Rocco Luigi Di Chio, 6 mesi, (attualmente ingegnere comunale a Scanzano). Pene detentive di poco superiori a un anno per Mario Altieri (18 mesi) e Carmine Sabatino Casulli (13 mesi+15gg), inferiori per gli altri ex amministratori. Per tutti è stata disposta la pena accessoria “interdizione dai pubblici uffici” pari alla durata della pena detentiva. Il dispositivo è stato letto ieri mattina dal Tribunale collegiale penale di Matera presieduto dal dottor Lanfranco Vetrone e dai giudici Roberto Spagnuolo e Ennio Festa. Sono stati assolti, invece, i cittadini inizialmente coinvolti nella vicenda: Cariello Antonio, Colasurdo Maria, Colucci Nicola, Mario Brizio Antonio e Santo Franca. Proprio dai “presunti benefici Ici” a loro indirizzati è partita l'inchiesta. I fatti risalgono all’anno 2006 allorquando l’allora sindaco Altieri ed i componenti della giunta da lui presieduta, adottarono, con il parere favorevole dei tecnici, la delibera n.67 del 25.05.2006 mediante la quale consideravano alcuni terreni dei cittadini che sono stati assolti ieri “non soggetti a tassazione Ici”come aree fabbricabili ma come terreni agricoli, e ciò nelle more di autorizzazione alla convenzione urbanistica, in quanto, pur ricadendo in zone soggette a lottizzazione convenzionata di iniziativa privata, approvata dal Comune, non era stata stipulata la convenzione per rendere esecutivo il piano di lottizzazione, che vanificava di fatto le possibilità edificatorie. Il Tribunale, nonostante il Pubblico Ministero avesse fatto richiesta di assoluzione per tutti gli imputati, ha dato lettura a fine udienza del dispositivo della sentenza, ritenendo sussistenti gli estremi per la condanna di amministratori e tecnici e riservandosi le motivazioni al momento del deposito della sentenza integrale. Ha, invece, ritenuto insussistenti profili di responsabilità nei confronti dei cittadini, presunti beneficiari degli effetti della suddetta delibera ed ha, pertanto, assolto questi ultimi.


Articolo estratto da LaNuovadelSud 26 ottobre 2010

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