"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

sabato 31 ottobre 2009

Lasciati all’asciutto non di acqua ma di indennità


Gli agricoltori del centro del Metapontino sono stati lasciati all’asciutto dall’Arbea. Qui non si tratta, però, di questioni idriche quanto di un milione e 200 mila euro circa. Così, mentre i colleghi dell’intera regione dal 16 ottobre stanno incassando gli aiuti comunitari erogati da questo ente, a Scanzano ciò non sta avvenendo. Ed alla Confederazione italiana agricoltori c’è la fila di produttori assetati di… liquidi. Ma perché sta accadendo tutto ciò? Cosa ha l’agricoltura del centro jonico per meritarsi questo trattamento di… sfavore? «Il fatto è – ha spiegato Peppino Labanca, direttore della sede dell’organizzazione professionale – che Scanzano è diventato catasto autonomo. Sino allo scorso anno le particelle ricadenti nel suo territorio facevano parte del catasto di Montalbano». Insomma, dopo 29 anni questa realtà è diventata “indipendente” anche sotto l’aspetto catastale. Ma cosa c’entra con le erogazioni delle indennità Arbea? «C’en - tra. L’Arbea avrebbe dovuto riallineare le particelle da Montalbano a Scanzano. Ciò non è avvenuto. Così i produttori si trovano ad essere penalizzati dalla lentoburocrazia. Produttori che sino al 2008 non hanno avuto problemi». Il dirigente sindacale, a questo punto, ci ha fatto vedere cosa accade se si va consultare sul sito internet dell’Arbea la situazione di un iscritto alla Cia. Si vede che la sua domanda ha una penalità. Significa che i contributi a lui dovuti sono bloccati perchè la particella del catasto di Scanzano non esiste. E si tratta del 90 per cento di tutti i coltivatori che per i seminativi attendono circa 1500 euro su 4 ettari mentre per gli agrumi l’indennità sale ad oltre 3000 euro. Soldi necessari come il pane in questa situazione di crisi. «Abbiamo fatto due lettere all’ente pagatore il 21 e 26 ottobre ma, purtroppo - ha concluso Labanca – non abbiamo avuto risposta». E gli agricoltori sono sull’orlo di una crisi di nervi. «Il problema è alla nostra attenzione – ha dichiarato, a proposito, Ermanno Pennacchio, responsabile dell’ufficio tecnico dell’Arbea. Esso, però, va risolto a livello di Agea, l’Agenzia erogatore dei contributi agricoli comunitari a livello nazionale, e di Catasto che deve trasferire all’Agenzia la nuova situazione di Scanzano. Cosa che non ha ancora fatto. Entro 20-25 giorni, però, i pagamenti dovrebbero essere effettuati. Termine che io fornisco, tuttavia, con il beneficio di inventario perché la risoluzione della vicenda non dipende direttamente da noi».

Dalla Gazzetta del mezzogiorno, FIlippo Mele.

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