"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

lunedì 14 settembre 2009

A che punto siamo!

IL COMUNE RISCHIA IL DISSESTO. IL SINDACO IACOBELLIS: «ARIT E SOCIO PRIVATO NON CI HANNO VERSATO UN MILIONE E 300 MILA EURO»

Continua la guerra tra il Comune e Tributi Italia spa, socio privato della società mista Arit deputata alla riscossione dei tributi locali. Entrambe, Arit e Tributi Italia, sono state denunciate per peculato ed appropriazione indebita dalla civica amministrazione. A sentire il sindaco Salvatore Iacobellis (Pd) la società, pur avendoli incassate dagli utenti, non ha riversato al Municipio un milione e 300 mila euro. Ed una tale somma, se non dovesse entrare nelle casse comunali, porterebbe ad enormi difficoltà di bilancio se non al dissesto. Perciò c’è molta attesa per le indagini che sta conducendo la Guardia di finanza. Indagini confermate dal primo cittadino che ha esclamato «bellissimo» quando gli abbiamo riferito delle risultanze dell’inchiesta in corso da parte della Procura di Velletri (Roma) a Pomezia (Roma). Una situazione analoga a quella di Scanzano. Se non fosse che la somma pretesa dal Comune laziale è superiore a quella del Comune lucano e che la società mista si chiama Aser invece che Arit. Ma anche nell’Aser c’è Tributi Italia. Cos’è accaduto a Pomezia che ha provocato l’entusiasmo del sindaco Iacobellis? È accaduto che la Guardia di finanza ha sequestrato 9 milioni di euro distribuiti in 4 immobili e 7 conti correnti intestati a società facenti capo all’Aser su provvecisa nel Consiglio del 20 marzo scorso per gravi inadempienze contrattuali. Fu la “dichiarazione di guerra”. Da allora la società non ha ancora provveduto a trasferire in Municipio le banche date dei contribuenti. Da qui la denuncia per peculato ed appropriazione indebita. Sarà la giustizia penale più veloce di quella civile? A Scanzano sperano che il filo rosso con Velletri e Pomezia si mantenga solido.
Filippo Mele dalla Gazzetta del Mezzogiorno.

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