"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

mercoledì 27 febbraio 2008

Risposta al Post di Gianluca e Jmmyjazz



Caro Gianluca e Jimmyjazz, innanzi tutto chiedo scusa per il ritardo della risposta, ma ritenevo utile che le vostre sollecitazioni fossero affrontate con una situazione definita dal punto di vista amministrativo comunale, visto che di questo parliamo. Voglio ringraziarvi per il contributo portato al blog che, seppur accessibile solo a chi ha capacità di utilizzare alcuni strumenti, è un contenitore politico, con tutti i sui limiti e i suoi pregi, capace di contribuire alla trasparenza e alla partecipazione alla “politica”.
Prendendo spunto dal blog di Lutrelli ho pensato che i cittadini avrebbero gradito una forma di partecipazione anche attraverso il blog. I vostri stimoli segnano che quel intuito è giusto. Si vedono i risultati, non solo per i vostri interventi, ma anche per l’incremento dei visitatori e osservatori. Non vi nascondo comunque le difficoltà per aggiornarlo. Spero comunque possa diventare uno strumento di interazione tra i cittadini e la politica.
Entrando nel merito dei vostri post, condivido tanto di quanto avete affermato. La riprendo mentre ascolto buona musica, “La Libertà” di Giorgio Gaber, accompagnata da un bicchiere di novello vino rosso, e sicuramente da qualche errore di forma. Riprendo, forse per novizia dalla fine dell’ultimo post di Gianluca.
“Con perseverante ottimismo e desiderio di verità”. Questo è il saluto di un ragazzo che persevera diabolicamente nel desiderio della verità. Verità che spesso si vuol nascondere è che quando emerge da il senso di irrompere. “Verità” che qualcuno come Antonio Gramsci la definiva rivoluzionaria, insita di valore e virtù degli uomini eletti, capace di distruggere lo stato delle cose presenti. Per qualcuno potrebbero essere frasi fatte, ma per noi giovani, che crediamo di poter e dover cambiare, di contare sulla terra come essere umani, è giusto ed è bello credere ancora di vivere in una società che non esclude ma include. Una società che null’unione trova la forza per determinare il superamento dello stato presente, capace di cambiare e migliorarsi. Cosi come è accaduto quando uniti abbiamo fatto arretrare un Governo, che aveva deciso di rendere Scanzano la più grande discarica del mondo. Li abbiamo saputo urlare la verità. Al mondo abbiamo fatto conoscere la nostra idea, la nostra vera identità, di un popolo che unito a difeso lo sviluppo della propria terra.
A distanza di anni, credo che quella esperienza è stata una lezione, di come la verità sia stata capace di generare il giusto. So che a distanza di anni noi tutti avremmo sperato di più. Attendiamo ancora molte cose, tra le tante, la verità di cosa si celava e si cela dietro l’interesse della miniera di salgemma.
Oggi il fallimento della politica non è solo a Scanzano, ma nella situazione generale nazionale. Il ruolo dei partiti non esiste più. Ci sono le famiglie o i comitati di affare che spartiscono gli interessi.
E’ strano? No, è una verità che non si ammette. Per chi si oppone, ha davanti il muro di gomma. Dopo anni di Amministrazione che ha messo in serio pericolo il territorio della comunità di Scanzano, la nuova Amministrazione, senza discontinuità con i precedenti, non riesce a scardinare gli interessi principali che hanno generato a Scanzano uno sviluppo distorto. Parlo degli interessi che dietro l’Arit, intorno la miniera di salgemma e tanto altro, mantengono Scanzano in uno stato di sotto sviluppo rispetto agli altri paesi della regione, e non danno spazio ad altreiniizative economiche di libero spirito.
Perchè i nuovi amministratori, coloro che avevano la verità delle cose non agiscono, non spezzano quella catena di affari che andrebbe scardinata.
Quando mi sono candidato non pensavo assolutamente di trovarmi in tale situazione, in totale solitudine, come mi sono trovato spesso in consiglio comunale. Solo ad oppormi a questa becera catena d’affari che dopo 2 anni di cambio amministrativo non è stata minimamente scalfita. Una solitudine poco piacevole, che ha conforto nella vostra partecipazione, nel vostro interesse per la cosa pubblica, che trova sfogo nell’esercitare apertamente una politica differente, che scardina e cerca di rompere vecchi schemi, proponendosi come alternativa ad una cosa scontata e vecchia.
Questa è la più grande necessità che la nostra comunità ha. Iniziando dal ringiovanimento e dal ricambio dei soggetti politici, delle strutture sociali presenti nel territorio, attraverso diverse forme.
Per questo spazio ai giovani, se non ci è dato, lo acquisiremo proponendoci e partecipando, senza restare in seconda fila. Partendo dalla trasparenza, dando conto al proprio elettore di ciò che rappresenta il consigliere, noi giovani dobbiamo diventare i protagonisti nella decisione delle scelte. Rimpastare senza cambiare non serve. A volte basta poco per cambiare. Bisogna crederci e aver volontà. Cosa che molti giovani di Scanzano hanno mostrano di avere.
Grazie
Pasquale

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