"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

martedì 12 giugno 2012

Fv su serre agricole, una disposizione penalizzante nel parere delle Regioni

Dopo il parere delle Regioni, il decreto sul quinto Conto energia è in fase di ultimazione al ministero dello Sviluppo economico. Pasquale Stigliani, di Scanzano Energia Ambiente, sottolinea i rischi di una delle proposte di modifica uscite dalla Conferenza Unificata di mercoledì.

 

 









Anche se complessivamente possiamo giudicare positivo il parere delle Regioni, elaborato in esito alla Commissione Politica congiunta energia-ambiente-agricoltura, sullo schema di Decreto recante “Nuova disciplina delle modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica da applicarsi successivamente al raggiungimento dei costi annui degli incentivi indicati dall'articolo 1, comma 2 del D.M. 5 maggio 2011", da una rilettura abbiamo riscontrato che alcune proposte di modifica dello schema, seppur non definite imprescindibili nel parere delle Regioni, quindi non considerate tra le condizioni necessarie per esprimere parere favorevole, segnalano al legislatore la volontà di limitare fortemente lo sviluppo del fotovoltaico in agricoltura, rendendo difficoltoso l'accesso al beneficio del conto energia.
Infatti tra le tante giuste proposte, all'articolo 5 comma 2 il parere delle Regioni chiede che “Per l'accesso al beneficio di cui al presente comma, le serre a seguito dell'intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 30%; negli altri casi le serre non accedono alla tariffa.” Questa formulazione, oltre a non considerare l'esistenza di impianti già autorizzati che si troverebbero costretti a perdere il lavoro impiegato, è in contrasto con la proposta avanzata dallo stesso Governo in cui si considerano le serre fotovoltaiche che non presentano il rapporto indicato come altri casi che accedono ugualmente alle tariffe individuata nella tipologia di “altri impianti”.
Se fosse accolta la proposta delle Regioni si penalizzerebbero in particolare le imprese del settore agricolo, che potrebbero utilizzare tra i fattori produttivi della loro azienda la struttura della serra fotovoltaica per valorizzare la capacità produttiva, ma non solo.
Si rischia di generare per l'ennesima volta un nuovo caos del settore costringendo gli operatori a ricorrere con azioni legali e ad aprire numerosi contenziosi.
Infatti è il caso di ricordare che già con il precedente IV conto energia il legislatore con l'articolo 14 comma 2 aveva introdotto novità nella realizzazione dato che “le serre a seguito dell'intervento devono presentare un rapporto tra la proiezione al suolo della superficie totale dei moduli fotovoltaici installati sulla serra e della superficie totale della copertura della serra stessa non superiore al 50%”, provocando conseguentemente numerosi ricorsi su questo argomento specifico. Precisamente, al momento, il contenzioso è ancora aperto, il T.A.R. del Lazio ha sospeso con l'ordinanza n. 2890/11 proprio la parte del IV conto energia sul fotovoltaico che riguarda i requisiti di idoneità degli impianti su serre. Secondo il Tribunale l'applicazione di questo criterio a impianti per i quali sia già stata rilasciata l'autorizzazione sulla base della precedente normativa “appare irragionevole e lesiva degli interessi per gli aspetti connessi al finanziamento dell'opera”. Seppur in attesa dell'udienza fissata l'11 luglio 2012 per l'emanazione di un primo giudizio definitivo, l'ordinanza scardina un tassello del decreto ministeriale verso il riconoscimento della tutela dei diritti acquisiti. Un riconoscimento che verrebbe nuovamente minato nel caso di un accoglimento da parte del Governo della proposta delle Regioni, costringendo nuovamente gli operatori agricoli a difendersi con azioni legali per evitare di essere privati di un'opportunità.
Una danza nel segno nell'incertezza che, come per il caso delle connessioni alla rete elettriche disciplinate dal TICA, non aiuta lo sviluppo del settore delle fonti energetiche rinnovabili. In una nazione nella quale la crescita economica e sociale è già fortemente in pericolo, al fine di evitare altri danni sarebbe necessario dare certezze.
Infine, ritengo utile segnalare che per rendere più funzionale la coltivazione di una serra fotovoltaica l'approccio del rapporto superficie di copertura con quella dei moduli è un metodo sbagliato dal punto di vista progettuale della struttura che non garantisce gli aspetti di coltivabilità. Sarebbe più razionale individuare un rapporto che tenga conto anche della trasparenza dei moduli che permetterebbe non solo la sostituzione di materiali plastici o del vetro ma in particolare di garantire una maggiore quantità di luce all'interno della serra fotovoltaica, fondamentale per ampliare la capacità di coltivazione e l'utilizzo agricolo del terreno.

Pubblicato su Staffetta Quotidiana  dell'11 giungo 2012