"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

venerdì 27 luglio 2007

Tre elezioni sotto inchiesta



Numerosi indagati per le amministrative del 2006.

Il municipio jonico sempre di più al centro dell’attenzione.





Indagine della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, coordinata dal pubblico ministero Francesco Basentini, sulle elezioni amministrative del 2006: ci sarebbero numerosi iscritti nel registro degli indagati. La notizia segue quella delle indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Policoro e dell’audizione di persone informate dei fatti da parte del Pm incaricato. Audizione avvenuta nei giorni scorsi. L’ipotesi di reato è quella di minacce per impedire l’espressione del voto da parte degli aventi diritto. Si indagherebbe, tuttavia, anche per “pressioni ” affinché la gente si recasse a votare. Ricordiamo che il 28 e 29 maggio 2006, alle ultime “amministrative ”, fu ammessa solo la lista di centrosinistra “Unione per Scanzano”, guidata da Salvatore Iacobellis (Ds), mentre fu esclusa quella di centrodestra, “Progetto Scanzano” capeggiata dal sindaco uscente Mario Altieri (allora in quota An). Lista esclusa per vizi procedurali su cui il Consiglio di Stato si è recentemente espresso confermando la decisione prima della Subcommissione elettorale di Pisticci e poi quella del Tribunale amministrativo regionale. Furono elezioni, dunque, in cui contava, perché fossero valide, raggiungere il quorum della metà degli elettori più uno. E fu un autentico “battiquorrum”, in un clima di tensione, con i seggi blindati dalle forze dell’ordine dopo che le “regionali” dell’anno precedente si conclusero con uno spettacolare blitz dei carabinieri, il sequestro delle urne, la spoglio sotto la supervisione della Prefettura, e le accuse di brogli. Accuse che portarono in carcere, assieme ad altre per minacce attuate con metodologia mafiosa, ben 15 persone tra cui il sindaco allora in carica, lo stesso Altieri. Fu così che domenica 28 maggio 2006 andò a votare il 38,2% degli aventi diritto. Fu decisivo il lunedì 29. Alle 12.55 Iacobellis potè esultare e divenne sindaco. L’inchiesta ancora in corso, tuttavia, scattò proprio in quei due giorni. Sembra che qualcuno telefonò ai carabinieri segnalando di essere stato minacciato nel caso avesse votato. Pare che questo “qualcuno” fu rintracciato dagli uomini dell’Arma che raccolsero la sua denuncia. Subito dopo l’acquisizione del risultato elettorale, però, furono gli stessi protagonisti a scambiarsi accuse “al vetriolo”. Iacobellis dichiarò: «Ho visto persone scavalcare i cancelli per poter votare senza essere viste. Altre ci hanno telefonato chiedendoci di essere accompagnati da noi in auto per non farsi vedere dagli ex amministratori schierati davanti ai seggi». Anche Altieri andò giù duro: «Hanno vinto Filippo Bubbico, Salvatore Adduce e la Asl, che hanno portato la gente a votare. Quando saremo chiamati faremo i nomi ed i cognomi delle persone che hanno votato piangendo perché violentate psicologicamente». Intanto, spunta una indagine anche sulle “provinciali ” del 2004, sempre condotta dai carabinieri di Policoro. Ci sarebbero indagati per brogli anche in quelle elezioni.


Dalla Gazzetta del Mezzogiorno Filippo Mele

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