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giovedì 11 gennaio 2018

Petrolio: Tempa Rossa e Total, in attesa di un'altra VIA il semaforo è ancora rosso!


I problemi per avviare la produzione di petrolio da Tempa Rossa in Basilicata non sono ancora terminati. 
Come avevamo scritto in precedenza, nonostante la titolaredel giacimento Total le stia provando tutte per avviare l'estrazione ilsemaforo continua a rimanere rosso. Le procedure avviate dal Consiglio dei Ministri di natale per accelerare il completamento dei lavori su Taranto non saranno completate in tempi brevi.



Inoltre si allungano i tempi per trasportare il greggio verso altre destinazioni.

Infatti si è conclusa con esito negativo la procedura di verifica di assoggettabilità a Via del progetto per un sistema di ricezione, stoccaggio ed esportazione del greggio prodotto nel giacimento di Tempa Rossa presso il sito della ex raffineria di Roma. 

In una determinazione firmata il 9 gennaio 2018, la DG Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali del Minambiente ha decretato l'assoggettamento alla procedura di Via del progetto presentato la scorsa estate, che prevede il trasporto settimanale di circa 23.000 mc di prodotto proveniente da Tempa Rossa attraverso un massimo giornaliero di 170 autobotti/isocontainer da 27 mc e lo stoccaggio in due serbatoi esistenti da 42.000 me ciascuno. Dal deposito della ex raffineria a Pantano di Grano (12 km a ovest di Roma e 15 km dalla costa) il greggio sarà inviato via oleodotto alle strutture di Fiumicino e transitato via nave per esportazione tramite le infrastrutture esistenti. 

Il progetto per il trasporto su gomma del greggio di Tempa Rossa, contro il quale sono state presentate nei mesi scorsi numerose interrogazioni parlamentari, è stato proposto da Raffineria di Roma, società che rientra nel pacchetto ceduto da To- talErg al Gruppo Api.

Percorso delle autocisterne da Tempa Rossa
La determinazione prende atto dal parere del 18 dicembre dalla Commissione tecnica di verifica d'impatto ambientale Via-Vas, che ha espresso "parere negativo" sul progetto con una serie di valutazioni. In particolare, "non è stata presa in considerazione la stima delle emissioni delle autobotti dalla Basilicata al deposito" e non è possibile "una valutazione di alternative progettuali soprattutto relative alla fase di ingresso degli olii in raffineria", considerato che "la sola proposta di viaggio su autobotti non pare essere ambientalmente efficiente". Inoltre, il progetto "non consente una valutazione compiuta di tutti gli impatti in quanto non comprende lo studio del traffico, che sebbene in questa fase potrebbe essere limitato al tracciato Basilicata-Lazio, per il futuro dovrebbe comunque essere aggiornato in funzione dei possibili diversi approvvigionamenti menzionati dal proponente". La Commissione tecnica ha perciò ritenuto che la verifica di assoggettabilità "non possa essere valutata come opera a se stante ma tecnicamente connessa alla più generale razionalizzazione degli olii di Tempa Rossa" e che, anche nell'ipotesi in cui si potesse valutare l'intervento nella Raffineria di Roma in modo indipendente dalla Via presentata per la logistica petrolifera tramite auto-cisterne nel Centro Oil Tempa Rossa, l'assoggettabilità "resterebbe comunque subordinata alla positiva valutazione della procedura di Via". 

Non resta che prepararci per presentare le osservazioni alla procedura VIA che si aprirà nei prossimi giorni per smontare questa follia che alimenterebbe solo sviluppo distorto in Basilicata. 

Intanto continuiamo a SOSTENERE LA PETIZIONE PER LA CHIUSURA DEI POZZI DI PETROLIO IN BASILICATA: https://goo.gl/VsHWuz
 

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