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martedì 25 ottobre 2011

Commissariato ultimo baluardo, non si tocca. 'Mea culpa' di Iacobellis

SCANZANO – All'unanimità è passato l'ordine del giorno sul commissariato, documento alla cui redazione, nel pomeriggio di ieri, lunedì, hanno partecipato i componenti del Comitato pro-commissariato di Polizia e i capigruppo consiliari; in serata la lettura e la ratifica in Consiglio. Per esorcizzare l'ipotesi che gli agenti attualmente a Scanzano - nel commissariato inagibile perchè fatiscente - siano spostati a Policoro, nell'edificio della Polstrada, sarà effettuato “un sopralluogo congiunto fra ufficio tecnico comunale, rappresentanti della Questura e delle organizzazioni sindacali delle forze di polizia al fine di verificare la consistenza delle difformità rispetto alle norme che disciplinano le materie sulla sicurezza delle attività di Polizia di Stato”. E, ancora si legge nel documento votato all'unanimità:

“Il sindaco e la Giunta vengono impegnati affinchè si attivino per porre in essere tutte le azioni dirette al reperimento dei fondi necessari per realizzare gli aggiustamenti necessari tesi a rendere l'attuale sede della Polizia di Stato più confortevole rispetto alle aspettative del relativo personale. I componenti del consiglio comunale si attiveranno ai diversi livelli istituzionali al fine di reperire i fondi necessari alla costruzione delle nuova sede di Polizia di Stato e al potenziamento dell'attività di vigilanza e prevenzione”.

Società civile, quella animata dallo “spontaneismo civico”, politica e sinergia consiliare proveranno ad evitare ciò che fino a poco tempo fa sembrava ineludibile, cioè che Scanzano potesse perdere un baluardo della legalità oltre che un segno della presenza dello Stato. Il primo cittadino di Scanzano, Salvatore Iacobellis, a margine del consiglio con i cronisti ha (ulteriormente) chiarito la sua posizione e fatto anche il mea culpa sulla mancata comunicazione ai cittadini del rischio trasferimento già noto (la Prefettura, con una lettera datata 3 ottobre 2011, aveva invitato il comune di Scanzano ad attivarsi per cercare un nuovo immobile da adibire a Commissariato; a settembre in sede prefettizia l'incontro in cui fu data notizia dell'ipotesi trasferimento ai sindaci di Scanzano e Policoro). “E' stata colpa mia, ho riferito solo al partito e alla mia giunta”, ha detto.

E ha aggiunto: “Mi fa piacere registrare che, mentre prima quando davo l'allarme eravate solo voi giornalisti ad ascoltarmi, ora sul tema della legalità mi accorgo di avere un'intera platea con me”. Infatti l'argomento più ricorrente a sostegno della permanenza del commissariato a Scanzano è stato quello di avere un presidio in una fase che vede la città alle prese con fatti di cronaca inquietanti: i roghi alle aziende ortofrutticole, i proiettili recapitati in busta (a Ripoli durante la campagna elettorale, e nel corso del primo mandato allo stesso Iacobellis), l'auto bruciata all'attuale vicesindaco, Nino Pantano, e i continui regolamenti di conti – si spera per futili motivi - a suon di cazzotti, nei locali notturni.

Al consiglio, aperto ai cittadini quando si è discusso del punto riguardante il commissariato, ha preso parte anche il senatore Carlo Chiurazzi (pd). “L'unico senatore lucano presente”, ha sottolineato il presidente del consiglio comunale, Tonino Ceruzzo (pd). L'Ordine del giorno approvato sarà inviato a tutti i senatori lucani, al Prefetto, alla Questura e al governatore lucano, Vito De Filippo. Ad assistere ai lavori, oltre a numerosi cittadini, anche alcuni uomini della Polizia di Stato di Scanzano (fra gli altri Donato Leone e Cosimo Pozzessere). Assente per impegni istituzionali il sindaco di Policoro, c'era invece il consigliere comunale della maggioranza guidata da Nicola Lopatriello, Giuseppe (Pino) Ferrara.

GLI ALTRI PUNTI DISCUSSI IN CONSIGLIO

Gli altri punti all'ordine del giorno discussi e approvati hanno riguardato il conferimento della delega all'Agricoltura, logistica e innovazione, alla consigliera Antonietta Clemente (Pd), assente, e l'approvazione dello schema di convenzione che riguarda l'istituzione delle Aree di Programma, quelle che sostituiranno le Comunità Montane in fase di liquidazione. Anche su questo punto c'è stata l'unanimità.

LE “ESPROPRIAZIONI” SUBITE DA SCANZANO

Il comitato Pro Commissariato ha integrato il documento approvato con una breve cronistoria dei servizi a cui Scanzano ha dovuto rinunciare negli anni: la stazione della Polizia Stradale, l'ufficio per il disbrigo delle pratiche U.M.A., la Sezione dell'ispettorato Agrario, l'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura, la Guardia di Finanza. Il commissariato di polizia resta l'ultimo “baluardo”. “L'eventuale soppressione sarebbe vissuta come un'ingiustizia macroscopica per l'intera comunità”.


DAl Metapontino.it

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