"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

lunedì 4 maggio 2009

Manifestazione di Libera a Scanzano. L'intervista a Don Marcello


L’impegno contro le mafie di Don Marcello Cozzi e dell’associazione Libera è giunto, nella mattinata di ieri, a Scanzano nel cuore del Metapontino dove, negli ultimi mesi, gli imprenditori agricoli, e non solo, sono stati bersagliati da numerosi atti intimidatori . Accadimenti apparentemente inspiegabili, ma che dischiuderebbero un disegno criminale incipiente che non può lasciare indifferente la comunità. Don Marcello perché ha scelto di venire a Scanzano , nel cuore del Metapontino? Non si possono sottovalutare una decina di atti dolosi subiti da imprenditori che si occupano di settori produttivi determinanti per la fascia jonica. Di fronte a questi fatti, apparentemente inspiegabili, è doveroso porsi delle domande. C’è il rischio che la criminalità organizzata si stia radicando nel Metapontino? Purtroppo noi non abbiamo nessuna prova che ci consenta di stabilire con certezza se alcuni fenomeni si stiano infiltrando, o siano già radicati. Tuttavia la storia di questi luoghi degli anni 70,80,90 ci ha dimostrato come su questo territorio diversi clan criminali abbiano svolto i propri affari seminando terrore. Non sarei meravigliato da un risveglio di questi fenomeni, infatti molti protagonisti negativi di quel passato, che nessuno intende dimenticare, stanno, per diverse ragioni, per abbandonare le patrie galere. Quale interesse suscita la fascia jonica per le organizzazioni delinquenziali? Il Metapontino è una zona appetibile, è un crocevia. E’ lecito supporre che la criminalità possa reclutare proprio in questa zona la sua manovalanza, pur avendo le basi operative altrove. Il fenomeno criminale si è evoluto e non agisce più attraverso uomini vestiti con jeans e maglietta, ma attraverso persone insospettabili con tanto di giacca e cravatta. Di cosa si nutre la criminalità? La criminalità si nutre di silenzio,omertà, di eccessivi allarmismi, di deleghe e dei vuoti lasciati dalla società civile. Cosa temono gli “uomini d’onore”? Loro hanno paura di chiunque dimostri, con coraggio, di non aver paura. Di coloro che si espongono, perché non hanno voglia di sottostare al ricatto delinquenziale. Chi decide di non piegarsi. Sono trascorsi 10 anni da quando l’autotrasportatore di Scanzano, Vincenzo De Mare, venne trovato morto. Sono emerse novità? So che c’è un’inchiesta in corso. Tuttavia ascoltando alcune testimonianze, ma anche ciò che non è stato ancora detto, risulterebbero chiare alcune circostanze e i moventi. Tuttavia spetta alle autorità competenti stabilire i fatti. Speriamo che la verità emerga quanto prima”.
Di Gianluca PIZZOLLA “LaNuovadelSud”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Perche non:)