"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

venerdì 10 ottobre 2008

SCANZANO JONICO - Due reggenti per il PD

Il Partito democratico di Scanzano Jonico è ancora senza una guida. Infatti, dopo le dimissioni del segretario, Aldo Bellomusto, avvenute verso la fine dello scorso luglio, non è stata ancora individuata una figura in grado di sostituirlo. Non è facile, poiché nonostante Bellomusto fosse una figura autorevole ed esperta, la sua elezione era nata da una spaccatura quasi a metà all’interno del partito. Quella vicina al sindaco Salvatore Iacobellis, da una parte, nel primo congresso cittadino aveva sostenuto senza successo la giovane Cristina De Martino per la segreteria. Bellomusto ce la fece ottenendo sedici voti su trenta. Che tra lui ed il primo cittadino non ci fossero rapporti idilliaci, lo si poteva intuire sin dallo scorso gennaio, quando gli eletti nel coordinamento cittadino si spaccarono letteralmente in due, con Bellomusto che ottenne solo il sostegno dell’attuale vicesindaco, Antonio Ceruzzo, nonchè dell’assessore Giuseppe Stasi, ma anche delle mozioni Bindi e Letta. Le sue dimissioni sono state appunto, figlie di quella spaccatura, mai sanata tra lui ed il gruppo che non aveva inteso votarlo. Ma intanto vista la irrevocabilità delle dimissioni dell’ormai ex segretario, il Pd locale deve necessariamente trovare un sostituto. Così nella serata di martedì scorso, alla presenza della segretaria provinciale del partito, Annarosa Ferrara, il coordinamento cittadino ha iniziato a discutere della questione. Non essendo emersa, però, una figura, come si dice in casi come questi “in grado di mettere d’accordo tutti” si è stabilito di nominare due reggenti (come è già accaduto a Tursi, dove però il segretario non è mai stato nominato) che traghetteranno il partito durante la fase del tesseramento, che costituirà poi la base per un nuovo direttivo che a sua volta dovrà nominare il segretario. Ma c’è da far presto perché gli appuntamenti elettorali (Europee e Amministrative provinciali) della prossima primavera incombono. Ma cosa fece maturare all’esperto quarantacinquenne segretario dimissionario la decisione di dimettersi? Senza dubbio il rapporto non buono (è un eufemismo) con il sindaco Salvatore Iacobellis è stata la goccia (determinante) che ha fatto traboccare il vaso, ma il clima creatosi intorno al partito ha fatto il resto. L’ex segretario, ricordiamolo, aveva accettato l’incarico con un certo entusiasmo «sono il segretario di tutti » aveva detto sin da subito «principalmente di chi non mi ha votato». L’ex segretario però ha retto soltanto sei mesi, dove ha trovato più spine che rose. Pierantonio Lutrelli(da Il Quotidiano della Basilicata)

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