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venerdì 11 maggio 2012

Scanzano, targa ai poliziotti. Eco Centro, Malvasi vota no. Sindaco: 'Stigliani capo popolo'

Una targa a due rappresentanti delle Forze dell'Ordine in servizio al Commissariato di Polizia di Scanzano  per cominciare, poi l'approvazione del bilancio consuntivo, l'annuncio dell'aumento della Tarsu (a casa dei cittadini arriverà una comunicazione del sindaco in cui saranno esposte le ragioni dell'aumento, e i dati relativi all'evasione) e  a metà strada la polemica che
avrà non pochi strascichi nei prossimi giorni sulla decisione di realizzare un Eco – Centro per la raccolta dei rifiuti (eccetto quelli indifferenziati e organici)   a Terzo Cavone. Il punto - che giovedì sera, nel corso del consiglio comunale a Scanzano, ha visto una contesa fra il consigliere di maggioranza Pina Malvasi (Sel) e l'assessore al bilancio Angelo Lunati (Psi) - è passato con 8 voti a favore e tre contro. Un dato che politicamente sarebbe stato nell'ordine delle cose  se non fosse per il fatto che c'è la prima vera aritmia di matrice “vendoliana” nella maggioranza. L'ispettore superiore Donato Leone (nella foto a dx), premiato con il collega Giuseppe Di Scipio,  ha così commentato:
“Un riconoscimento importante che attesta la considerazione e l'affetto che hanno l'Amministrazione e i cittadini verso il lavoro che facciamo. Un servizio che a volte si vede ma che a volte, per ovvi motivi legati al segreto che deve circondare l'attività di indagine e intelligence, è meno percepito. Fino alla sicurezza e anche non meno importante il conforto umano che possiamo offrire ai cittadini”, ha aggiunto Leone a margine della cerimonia di premiazione.
Dopo la consegna delle targhe, la discussione è entrata nel vivo delle questioni amministrative. Il bilancio consuntivo è stato approvato con 9 voti a favore e due contrari (Ripoli e Scardillo) Il capogruppo del Pdl dai banchi dell'opposizione ha contestato l'aumento della Tarsu e invitato la maggioranza ad adottare provvedimenti che consentano di contenere i fenomeni, ancora molto frequenti a Scanzano, legati all'evasione. La maggioranza ha evidenziato come i conti siano in ordine, infatti la magistratura contabile non ha chiesto manovre correttive. Il sindaco ha fatto presente che con i nuovi software a disposizione del comune sarà possibile “pizzicare” sia gli evasori totali che quelli parziali. Ci sono cittadini che per pagare meno Tarsu dichiarano superfici inferiori; astuzia che sarà rilevata con i nuovi strumenti tecnologici. La discussione ha avuto un'impennata emotiva quando è stato trattato l'argomento “Eco – Centro” che sarà realizzato a Terzo Cavone e che ospiterà rifiuti come frigoriferi, televisori, pneumatici. Un centro di raccolta sì, ma non di lavorazione. Secondo il consigliere Laura Scardillo (Pro.Sc.) si tratterebbe di una discarica né più né meno. Ripoli ha detto di condividere l'idea ma non il luogo in cui il progetto dovrebbe essere realizzato. Infine, e a sorpresa, la posizione del consigliere SeL,  Pina Malvasi.
“L'Ecocentro è un servizio importante per la città ma non può essere fatto all'ingresso”, ha così esordito nel suo intervento.  Si è poi soffermata sulla presenza della chiesa nelle immediate vicinanze della superficie (dove prima c'era un campo di calcio) destinata ad ospitare la struttura, oltre che di attività commerciali”. Ha chiesto prima il rinvio del punto all'odg affinché fosse oggetto di una più attenta valutazione; richiesta che ha determinato la sospensione temporanea dell'assise. Che si è riaperta con la controproposta dell'assessore Lunati di non differire la discussione e la votazione. La richiesta di Pina Malvasi è stata accolta anche da Ripoli e Scardillo ma bocciata dagli altri 8 consiglieri. Stesso risultato numerico ( 8 - 3) ma con esiti inversi per Lunati. Il punto è passato, ma a maggioranza ridotta di un'unità. Un piccolo fuoco, forse quanto basterà ad infiammare i cittadini di Terzo Cavone. Alcuni presenti in sala ieri sera e visibilmente contrariati dalla decisione di fare nella frazione l'Ecocentro. Sono  pronti a scendere in piazza per dire no.
ECO-CENTRO. Parola all'ingegnere e al sindaco.
Eco – centro sì, eco – centro no? La domanda animerà il dibattito cittadino. Eloquenti, giovedì sera nel corso del consiglio comunale a Scanzano, i volti dei cittadini residenti a Terzo Cavone. La frazione scanzanese è la stessa che nel 2003 fu individuata come destinazione del sito unico delle scorie radioattive. Ma è la stessa, dopo la battaglia vinta dal popolo lucano contro il decreto che istituiva la cloaca radioattiva,  che ospiterà la Città della Pace e il complesso turistico satellite. L'edulcorazione semantica (“Eco – centro” anziché deposito temporaneo di rifiuti non organici, umidi e indifferenziati ma quelli solidi urbani) non è bastata tuttavia a tranquillizzare i cittadini residenti. L'ingegner Di Chio, tecnico comunale, ha risposto ad alcune domande.
Domanda: Cos'è esattamente l'Ecocentro? Risposta: “E' una piattaforma ecologica che consentirà di separare per tipologie la parte di rifiuto riciclabile”.
D.: Che tipo di rifiuti finiranno nell'Ecocentro? R.: “Rifiuti solidi urbani: vetro, plastica, lattine, pneumatici, lavatrici, frigoriferi, computer, televisori; insomma tutto ciò che è elettrico ed elettronico. Ci sarà una pesa bilico, la superficie sarà pavimentata, ci sarà un ufficio con un operatore. L' acqua che sarà utilizzata sarà raccolta e smaltita in un impianto di depurazione. Ci saranno rete idrica e fognaria, oltre che quella di illuminazione.
D: Chi potrà conferire nell'Ecocentro? R.: “Chiunque. Il materiale che sarà portato da ogni cittadino sarà selezionato: i computer andranno da una parte, i frigoriferi dall'altra ecc... Non sarà fatta alcuna lavorazione, niente sarà smontato. Quando i cassoni saranno pieni, saranno portati nei centri di trattamento”.
D: L'impatto dell'opera in termini paesaggistici? R.: “Abbiamo avuto il nullaosta paesaggistico, ci sarà una recinzione e una piantumazione per tutelare il paesaggio”.
D: L'impatto sulla salute dei cittadini e di chi vive in quelle zone? R.: “Assolutamente niente”.
D: In zona, dove è stato sperimentato l'Ecocentro?  R.: “A Bernalda dove è stato appaltato, a Montalbano, Pisticci a Montescaglioso stanno per allacciare l'acqua. Questo progetto è stato elaborato dal Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata  nel 2005”.
D: I rifiuti di Policoro verranno a Scanzano? R.: “Assolutamente no. Policoro, dov'era previsto questo impianto, ha rinunciato e ha posto nell'appalto l'obbligo per la ditta vincitrice di farsi il suo eco – centro”.
IL SINDACO. Pasquale Stigliani capo popolo. Ha votato contro la Città della Pace.
“Abbiamo scelto un'area ricompresa fra le complanari che resterà abbandonata da qui a cento anni”, ha così risposto il sindaco quando,a consiglio finito,  gli è stato chiesto perché fosse stata scelta quella zona. Poi ha aggiunto: “Quel tipo di intervento, con la realizzazione di una recinzione,  sarà possibile perché prevede la costruzione di un piccolo immobile che ospiterà il custode. L'Eco – centro è un piazzale recintato. Il nostro invito è che la gente porti lì i rifiuti che poi saranno riciclati”. I cittadini, almeno i residenti in zona che ieri sera erano presenti in sala consiliare,  non hanno accolto bene l'idea. A Terzo Cavone c'è la parrocchia che svolge numerose attività (è situata a pochi metri dal punto in cui si farà l'Eco-centro), ci sarà la Città della Pace, c'è la SS 106 che è molto trafficata e ci sono alcune attività commerciali. Questi gli argomenti che dovrebbero dissuadere l'amministrazione dal portare a compimento l'opera, esistente per ora sulle carte. A questi rilievi il sindaco ha risposto: “Ci sono quelli del Cavone, in particolare Pasquale Stigliani (consigliere comunale nel primo Iacobellis, e ieri sera presente in sala fra il pubblico) che hanno votato contro la Città della Pace”.
Sindaco cosa c'entra Pasquale Stigliani? “ Lui è il capopopolo”. E, ha aggiunto: “La Città della Pace sarà anche un centro di ricerca sulle energie sostenibili. L'Eco centro potrebbe essere quindi un fiore all'occhiello in questo senso. Se poi la gestione sarà fallimentare chiudiamo e facciamo una discoteca all'aperto. Quando una persona viene a Scanzano, vede che sui tetti ci sono i pannelli solari, sulla 106 pure perché non avere un eco-centro dove poggiare momentaneamente i rifiuti che diversamente potrebbero essere buttati altrove? Il Cavone purtroppo è diventato una delle più grandi discariche a cielo aperto, si pensi alla ex centrale del latte Rugiada. Se un furgone esce dalla 106, trova l'eco-centro e butta lì le gomme anziché altrove. Se l'eco-centro si facesse in un luogo più periferico come potrebbe essere Andriace chi ci andrebbe? Noi abbiamo scelto un centro accessibile a tutti i cittadini. Certo, l'eco-centro, come ho sentito in consiglio comunale, non si può fare in un luogo raggiungibile a piedi. Significherebbe farlo nel centro urbano, ipotesi che sta fuori dal mondo. Infine sarà l'occasione per metterci tutti (cittadini) alla prova: voglio vedere quanti televisori andranno lì e quanti andranno a finire in pineta”.
Ma perché ha individuato Stigliani come capo popolo? “Lui si occupa di ambiente e pannelli solari. E sia chiaro, è quello che ha votato contro la Città della Pace”, ha aggiunto.
Gianluca Pizzolla

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