"Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza" di A. Gramsci.

mercoledì 16 maggio 2012

Scanzano. Eco - centro, cittadini incavolati: favorevoli ma che si faccia altrove


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SCANZANO – Sì all'Eco - centro ma che si faccia in un altro posto, non a Terzo Cavone. E' in estrema sintesi questa la posizione di alcuni residenti, commercianti e parrocchiani (foto 3, domenica all'uscita dalla chiesa dopo la messa) ascoltati domenica mattina a Terzo Cavone;  frazione di Scanzano in cui sarà realizzata l'opera (foto apertura il sito individuato che l'ospiterà) che accoglierà
parte dei rifiuti solidi urbani (frigoriferi, televisori, pneumatici, pc, no umido e indifferenziato) che saranno portati dai cittadini. Rifiuti che (si spera) non saranno più abbandonati nelle pinete o nelle numerose discariche abusive che si incontrano percorrendo alcune vie situate nelle campagne (Parisi, Andriace, zona Lido). Una decisione che - oltre alle fibrillazioni politiche delle ultime ore - ha provocato non poche discussioni nell'ultimo consiglio comunale di alcuni giorni fa, il punto oltre ad incassare il no delle opposizioni, Pdl e Progetto Scanzano, ha determinato anche la presa di posizione del consigliere Pina Malvasi (Sel) che si è dissociata - votando no solo in quella circostanza - dalla maggioranza di cui continua a far parte (inizialmente aveva chiesto il rinvio del punto affinché la scelta fosse discussa in maniera approfondita) composta da Pd, Psi e Udc. Malvasi si è infatti detta favorevole all'iniziativa ma non ha condiviso la scelta dell'area troppo vicina all'abitato, alla parrocchia e ad alcune attività commerciali.
Senza trascurare il fatto che il sito si trova nelle immediate vicinanze della SS 106 Jonica, strada molto trafficata. “Sono favorevole all'Eco-centro perché si eviterebbe di buttare la spazzatura di qua e di là”, ha detto Don Mark Stanislaus, parroco della chiesa San Giulio di Terzo Cavone. Il quale ha aggiunto: “Non sono d'accordo che si faccia vicino la chiesa, qui verrà anche il centro Aias e l'ingresso della Città della Pace. Poi teoricamente l'ecocentro è una cosa bella ma siamo sicuri che funzionerà? Inoltre qui a Terzo Cavone abbiamo già il cimitero industriale della ex centrale del latte Rugiada. Anziché risolvere questo problema si rischia di crearne un altro. Ripeto, non sono contrario all'Eco-centro ma che si trovi un altro posto”, ha ribadito Don Mark.  I cittadini e i parrocchiani cosa le dicono?
“Sono un po' incavolati”. Sono in programma manifestazioni o una raccolta firme? “Personalmente non ho organizzato nulla, però invito gli amministratori ad avviare un dialogo. Spieghino ai cittadini le motivazioni precise. Non si possono fare violenze, imporre decisioni. Loro rappresentano il popolo che gli ha eletti”, ha risposto.
“Sbagliatissimo fare l'eco-centro vicino la chiesa. Trovare un altro luogo sì”, così si è espresso un altro cittadino. Il quale ha invitato l'amministrazione a trovare una soluzione diversa. “La politica ci ha già lasciato in eredità il cimitero (la centrale del latte Rugiada, ndr). Ora ne facciamo un altro di museo...(altro che) risorgimento!”
Sullo stesso argomento ha parlato anche Vincenzo Ottavio Le Rose (foto 2), proprietario di un bar ristorante situato di fronte all'ingresso della piccola frazione cittadina, la sua attività si trova a qualche centinaio di metri dall'area (un ex campo di calcio) dove sorgerà l'Eco – centro. “ E' una cosa buona ma va fatto da un'altra parte. Ammiro chi ha avuto questa idea, troppi i frigoriferi, i televisori e gli pneumatici abbandonati ovunque, quindi un centro di raccolta ci vorrebbe. Ciò consentirebbe di dare opportunità di impiego a qualche persona. Bisogna però pensare che qui ci sarà il villaggio dei fanciulli (la Città della Pace), c'è la chiesa, c'è il mio ristorante dal 1952, lo creò mio padre io l'ho ammodernato. Qui ci sono attrazioni come il mare e la spiaggia, Termitito”.
Signor Le Rose, sia il sindaco che l'ingegnere comunale hanno assicurato che il centro non si vedrà, saranno adottate tutte le misure finalizzate a salvaguardare il paesaggio, non basta questo? “Se loro hanno deciso così, non sarò io a mettermi contro nessuno. Ritengo però che l'Eco centro vada fatto da un'altra parte”.
Qui a due passi c'è già un cimitero industriale, la ex centrale del latte, ha qualche proposta? “Io ci farei un mercato all'ingrosso di frutta come ci sono in Puglia e in tante altre parti d'Italia”.
Gianluca Pizzolla

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