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domenica 4 settembre 2011

Sindaco, direttore e carabiniere condannati, l'autovelox scanzanese non perdona


Dal Metapontino.it - Hanno fatto il possibile, sindaco e direttore, per evitare che il carabiniere pagasse il verbale ma alla fine sono stati condannati tutti e tre. L'autovelox scanzanese fa giurisprudenza e notizia. Il fatto risale a qualche anno fa (2002), protagonisti, poi condannati dal Tribunale di Matera ( sentenza della Sezione Penale del Tribunale Collegiale di Matera protocollata con il numero 168/08 RG.), l'ex sindaco di Scanzano, Mario Altieri, l'allora direttore generale del comune e un automobilista, un carabiniere. La notiza è stata ripresa dal sito sicurauto.it. in un articolo del primo settembre scorso.

Nel novembre 2002 il carabiniere, mentre percorreva la SS 106 Jonica, ha violato le prescrizioni imposte dalla segnaletica, la velocità rilevata indicava 91 km/h, il limite era 50 km/h. Ad aprile del 2003 arrivò il verbale di 335, 82 euro da pagare entro 30 giorni, pena l'inasprimento della sanzione.

Il destinatario decise di non pagare perchè sostenne di aver ottenuto entro i 30 giorni un documento, firmato dal sindaco (in qualità di responsabile della Polizia Municipale ad interim) e dal direttore generale, in cui era stato disposto l'annullamento del verbale per vizio di forma: la foto non era nitida ("opaca"), la targa quindi non leggibile. A queste condizioni, secondo il carabiniere, sarebbe stato il comune a doversi tutelare nelle sedi giudiziarie qualora, dopo l'attestazione dei pubblici ufficiali (sindaco e dirigente, ndr), avesse continuato a pretendere il pagamento. Una versione che non convinse la Polizia Municiapale.

Anzi il tenente responsabile dell'ufficio scanzanese replicò che l'intero incartamento era stato inviato all'autorità giudiziaria per i rilievi del caso. Nel 2007, dopo le indagini preliminari, saranno tutti e tre rinviati a giudizio, le ipotesi di reato per il sindaco e per il direttore generale furono di falso ideologico e tentato abuso di ufficio, il carabiniere invece sarebbe stato l'istigatore, colui che avrebbe indotto gli altri due ad agire. Emergerà, poi, che la foto era in realtà perfettamente leggibile e che il documento prodotto da sindaco e direttore generale - la carta che avrebbe dovuto scagionare il carabiniere - non era stato protocollato e neppure datato ("risulta approssimativo e sgrammaticato in alcune parti e riporta dei "visti" inusuali, tutte circostanze che indicano che è stato raffazzonato in qualche modo.

Inoltre, la successione cronologica degli eventi e delle date indicano che è stato predisposto quando il direttore generale del comune di Scanzano Ionico non ricopriva già più quella funzione. Però il sindaco l'ha "vistato" lo stesso")Le condanne a un anno e sei mesi, disposte dal giudice Lanfranco Vetrone, saranno per il solo falso ideologico a carico del sindaco e del direttore generale, mentre per il carabiniere 10 mesi.

Non sono mancate le pene accessorie: per i due amministratori si tratta dell'interdizione dai pubblici uffici per un periodo di tempo pari alla pena principale mentre per l'automobilista, in quanto appartenente all'Arma, si applica l'art. 33 del Codice Penale Militare di Pace, che comporta la rimozione perpetua dal grado.[GianPi] La foto non si riferisce al fatto raccontato nell'articolo, fonte google

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